ROMA (Reuters) - I governi Renzi e Gentiloni hanno messo 30 miliardi di euro a disposizione delle imprese ed è un segno di fragilità della classe dirigente che Confindustria dimentichi di riconoscerlo.
Con una nota dai toni duri, il ministro uscente dello Sviluppo Carlo Calenda ha criticato il presidente dell'associazione degli industriali Vincenzo Boccia che ieri aveva rivendicato la maternità del piano Impresa 4.0 e aveva aperto al M5s uscito vincente dal voto del 4 marzo.
"Dopo le elezioni si scoprono molte cose nuove. Ho appreso ad esempio che il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, non sa chi siano i padri del piano Impresa 4.0 mentre ne rivendica la maternità alla sua associazione", scrive Calenda. E aggiunge che i "padri" sono "i Governi Renzi e Gentiloni che hanno messo 30 mld a disposizione delle aziende che investono e che innovano".
Ieri a Boccia è stato chiesto se gli industriali temano una ipotesi di governo al M5s.
"I Cinque Stelle? No, non fanno paura. Adesso valutiamo i provvedimenti, sono un partito democratico, l'importante è che il Paese si assicuri un governo e non si tocchino provvedimenti che hanno dato effetti sull'economia reale", ha risposto chiedendo di non toccare in particolare Jobs Act e Industria 4.0.
"Che la Confindustria sia governativa per definizione ci sta. Che per questo debba rimuovere in tutta fretta la storia recentissima dell'azione dei governi Renzi e Gentiloni molto meno. Ed è francamente un segno di fragilità della classe dirigente di questo paese", dice Calenda.