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Credito d'imposta per gli investimenti in Sicilia

Pubblicato 25.09.2013, 10:56
L’agenzia delle Entrate ha pubblicato i dettagli relativi all’iniziativa di concessione di credito d’imposta alle imprese che effettueranno investimenti sul territorio della regione Sicilia.

L’agevolazione, spiega l’agenzia, consiste in un contributo erogato nella forma di credito di imposta da usufruire in compensazione per i nuovi investimenti in beni strumentali effettuati in Sicilia successivamente alla data di comunicazione dell'ammissione all'agevolazione fino il 31 dicembre 2013 (legge regionale 17/11/2009, n. 11).

Il credito è maggiore per gli investimenti effettuati da imprese che hanno attuato, anteriormente alla presentazione dell'istanza di agevolazione, processi di concentrazione (per esempio fusione di più imprese, incorporazione di una o più imprese da parte di altra impresa, acquisizione del controllo di società, ecc.).

Il credito d’imposta può essere richiesto dalle imprese, comprese quelle artigiane, che operano nei seguenti settori: attività estrattive, manifatturiere, turismo, servizi legati all’information-technology, agroalimentare (trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura).

Sono, però, escluse dall’agevolazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 8, della l.r. n. 11/2009, quelle che operano nei seguenti settori:Industria carbonifera, industria siderurgica, industria delle fibre sintetiche (come definiti rispettivamente negli allegati I e II degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013), creditizio, finanziario e assicurativo.

Il credito, inoltre, non può essere richiesto per i grandi progetti di investimento e dalle imprese in difficoltà (ai sensi degli “Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà”).

Per chiedere l’agevolazione sono necessari i seguenti requisiti:
  • l’impresa deve partecipare alla copertura finanziaria del progetto in misura non inferiore al 25%
  • l’acquisizione del bene mediante contratti di locazione finanziaria deve comportare anche l’acquisizione del bene a scadenza del contratto (fanno eccezione terreni e beni immobili)
  • per gli investimenti effettuati mediante contratti di leasing è ammesso solo il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni. Sono escluse le spese di manutenzione
  • i beni immateriali devono:
    • essere utilizzati esclusivamente nella struttura produttiva in cui sono realizzati gli investimenti rilevanti ai fini dell’agevolazione
    • essere considerati ammortizzabili
    • essere acquistati da terzi a condizioni di mercato
    • figurare all’attivo e restare nello stabilimento del beneficiario dell’agevolazione per un periodo di almeno cinque anni per le imprese di grandi dimensione e di tre anni per le Piccole e medie imprese (Pmi)
  • l'investimento agevolato deve essere mantenuto nel territorio della Regione e della destinazione funzionale dei beni oggetto del progetto di investimento agevolato per un periodo minimo di cinque anni per le imprese di grandi dimensione e di tre anni per le Pmi dalla data di ultimazione del progetto stesso
  • il leasing di terreni e di immobili deve proseguire per almeno cinque anni per le imprese di grandi dimensione e tre anni per le Pmi dopo la data prevista di completamento del progetto di investimento.
  • per le grandi imprese i costi di investimento in attivi immateriali derivanti da trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto, licenze, know-how o conoscenze tecniche non brevettate sono ammissibili solo fino al 50% della spesa di investimento totale del progetto.

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