Investing.com - Il prezzo del greggio scende negli scambi della mattinata statunitense di questo giovedì e riprende fiato dopo la recente impennata al massimo di otto settimane.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a settembre si attesta a 48,38 dollari al barile alle 8:10AM ET (1210GMT), giù di 37 centesimi, o dello 0,8%. Nella seduta precedente, il prezzo ha toccato il massimo dal 1° giugno di 48,91 dollari.
Intanto, il greggio Brent con consegna a settembre sull’ICE Futures Exchange di Londra, dopo aver toccato il massimo di otto settimane di 51,23 dollari.
Il prezzo del greggio ha chiuso in salita ieri, dopo i dati della U.S. Energy Information Administration che hanno rivelato un forte calo delle scorte di greggio e benzina.
Le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di 7,2 milioni di barili alla fine della scorsa settimana a 483,4 milioni di barili, più dei 2,6 milioni di barili previsti.
Nel report si legge inoltre che le scorte di benzina sono scese di 1,0 milione di barili, contro le aspettative di un calo di 0,6 milioni di barili.
Il petrolio si avvia a chiudere la settimana con un rialzo del 6%, grazie all’impegno dell’Arabia Saudita e della Nigeria di ridurre le esportazioni, un impegno che ha sostenuto il sentimento degli investitori.
Un ulteriore sostegno arriva dalle aspettative di un calo della produzione di petrolio di scisto USA, dopo il taglio degli investimenti effettuato da diverse compagnie petrolifere.
Intanto, sul Nymex i future della benzina con consegna ad agosto salgono di mezzo centesimo a 1,615 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna ad agosto è in calo di 0,5 centesimi a 1,579 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a settembre sono stabili a 2,915 dollari per milione di BTU, con i trader in attesa dei dati settimanali sulle scorte previsti nel corso della giornata.