ROMA (Reuters) - Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha deciso di rimuovere dall'incarico Roberto Di Legami, direttore della polizia postale che ha condotto l'inchiesta sul cyber spionaggio.
Lo ha confermato stamani lo stesso Di Legami, senza commentare, mentre non è stato possibile al momento avere dichrazioni dalla polizia.
Secondo alcuni media, la decisione sarebbe stata assunta ieri da Gabrielli perché il dirigente non avrebbe avvertito dell'indagine in corso (avviata nel marzo 2016) né lui né Matteo Renzi, premier in carica fino all'inizio di dicembre e tra le principali vittime dello spionaggio.
La polizia postale ha arrestato ieri due fratelli accusati di aver spiato le email di Renzi e del presidente della Bce Mario Draghi, e gli account di politici, figure istituzionali e imprenditori italiani.
Entrambi sono accusati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo aggravato a sistema informatico e intercettazione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche.
Tra i nomi delle vittime che compaiono nell'ordinanza, anche quelli dell'ex premier Mario Monti, dell'ex dg di Bankitalia ed ex ministro Fabrizio Saccomanni, degli ex ministri Piero Fassino e Ignazio La Russa, del cardinale Gianfranco Ravasi.