Investing.com – Un piccolo segnale di variazione che unito ed in coerenza ad altri segnali di settore, fanno sperare in un rallentamento dell’attuale fase di difficoltà.
Un primo segnale positivo proviene, in aprile, dai consumi di carburanti per autotrazione che, per la prima volta dall’agosto 2011, fanno registrare una crescita.
L’aumento, che segna un modesto 0.6%, è dovuto soltanto al gasolio, il cui consumo aumenta dello 0.9% mentre i consumi di benzina rimangono invariati se confrontati con quelli dell’aprile 2012.
Secondo il Centro Studi Promotor, non è al momento possibile stabilire se siamo di fronte a un effetto di calendario, ad un rimbalzo dei consumi dopo una lunga caduta o se si stia delineando una inversione di tendenza.
Il dato comunque può essere letto nel quadro di altri segnali, pure molto deboli, ma tra loro coerenti, che vengono dal mondo dell’autotrazione. Innanzitutto il fatto che in Italia in aprile il calo delle immatricolazioni di autovetture nuove è stato più contenuto e che per la prima volta da molti mesi si è registrato un incremento nell’acquisizione di ordini.
Poi, allargando l’orizzonte, il fatto che, sempre in aprile, si è registrata una piccola crescita anche per le immatricolazioni in Europa, crescita influenzata certamente da effetti di calendario, ma probabilmente non soltanto da questi.
L’insieme di questi segnali, secondo il Centro Studi Promotor, è compatibile con l’ipotesi dell’inizio di un recupero della propensione ai consumi automobilistici legato essenzialmente al momento di relativa tranquillità sui mercati finanziari ed anche ad un probabile miglioramento del clima di fiducia dovuto al superamento della crisi politica.
Una prima verifica della possibilità del delinearsi di un recupero verrà dai dati sulle immatricolazioni in maggio che saranno resi noti il 3 giugno. Rimane comunque al momento ancora negativo per il 3.7% , il dato relativo alla spesa per acquisto di carburanti auto del primo quadrimestre del 2013, calcolato dal Centro Studi Promotor, in base alla sua banca dati.
I consumi totali sono stati calcolati in circa 20.6 miliardi di euro, con un calo del 4.8% dovuto ad una contrazione del gettito fiscale dell’1.5% o di 178 milioni di euro e della diminuzione della quota che viene trasferita alle compagnie petrolifere e a quelle della distribuzione che è stata calata dell’8.7% a 869 milioni di euro.
Un primo segnale positivo proviene, in aprile, dai consumi di carburanti per autotrazione che, per la prima volta dall’agosto 2011, fanno registrare una crescita.
L’aumento, che segna un modesto 0.6%, è dovuto soltanto al gasolio, il cui consumo aumenta dello 0.9% mentre i consumi di benzina rimangono invariati se confrontati con quelli dell’aprile 2012.
Secondo il Centro Studi Promotor, non è al momento possibile stabilire se siamo di fronte a un effetto di calendario, ad un rimbalzo dei consumi dopo una lunga caduta o se si stia delineando una inversione di tendenza.
Il dato comunque può essere letto nel quadro di altri segnali, pure molto deboli, ma tra loro coerenti, che vengono dal mondo dell’autotrazione. Innanzitutto il fatto che in Italia in aprile il calo delle immatricolazioni di autovetture nuove è stato più contenuto e che per la prima volta da molti mesi si è registrato un incremento nell’acquisizione di ordini.
Poi, allargando l’orizzonte, il fatto che, sempre in aprile, si è registrata una piccola crescita anche per le immatricolazioni in Europa, crescita influenzata certamente da effetti di calendario, ma probabilmente non soltanto da questi.
L’insieme di questi segnali, secondo il Centro Studi Promotor, è compatibile con l’ipotesi dell’inizio di un recupero della propensione ai consumi automobilistici legato essenzialmente al momento di relativa tranquillità sui mercati finanziari ed anche ad un probabile miglioramento del clima di fiducia dovuto al superamento della crisi politica.
Una prima verifica della possibilità del delinearsi di un recupero verrà dai dati sulle immatricolazioni in maggio che saranno resi noti il 3 giugno. Rimane comunque al momento ancora negativo per il 3.7% , il dato relativo alla spesa per acquisto di carburanti auto del primo quadrimestre del 2013, calcolato dal Centro Studi Promotor, in base alla sua banca dati.
I consumi totali sono stati calcolati in circa 20.6 miliardi di euro, con un calo del 4.8% dovuto ad una contrazione del gettito fiscale dell’1.5% o di 178 milioni di euro e della diminuzione della quota che viene trasferita alle compagnie petrolifere e a quelle della distribuzione che è stata calata dell’8.7% a 869 milioni di euro.