Investing.com - L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ha tagliato le previsioni di crescita globale per quest’anno ed ha avvisato che alcuni mercati emergenti sono a rischio di volatilità del tasso di cambio, secondo le ultime previsioni pubblicate questo giovedì.
L’OCSE ha reso noto che il prodotto interno lordo globale crescerà del 3,0% nel 2016, in calo dalla previsione del 3,3% di novembre.
L’Organizzazione prevede che l’economia USA cresca del 2,0% nel 2016 e del 2,2% nel 2017 in calo dalle previsioni di novembre rispettivamente del 2,5% e del 2,4%.
Gli Stati Uniti si trovano ad affrontare “un aumento dei venti contrari, come il dollaro forte che pesa sulle esportazioni ed i prezzi bassi del greggio che pesano sugli investimenti del settore energetico".
L’OCSE ha tagliato le previsioni per la crescita della zona euro all’1,4% ed all’1,7% dall’1,8% e dall’1,9% ed ha abbassato le stime sulla crescita tedesca per quest’anno all’1,3% dall’1,8%.
Per la Cina è prevista una crescita del 6,5% quest’anno, mentre l’economia del Brasile dovrebbe rallentare del 4%, secondo l’OCSE.
“Il taglio delle previsioni è ben fondato e riflette una serie di dati deludenti per il quarto trimestre del 2015 e la recente debolezza e volatilità sui mercati finanziari globali”, ha spiegato l’OCSE.
L’Organizzazione ha aggiunto che “alcuni mercati emergenti sono particolarmente vulnerabili a bruschi movimenti del tasso di cambio ed agli effetti di un debito nazionale alto”.
Quest’anno sui mercati finanziari globali ha pesato il clima di apprensione per un indebolimento in Cina, la seconda economia mondiale.
L’OCSE invita tutti i governi a considerare ulteriori stimoli fiscali per supportare gli stimoli monetari già introdotti.
“La politica monetaria non può funzionare da sola. In molte economie la politica fiscale è ora recessiva. Il ritmo delle riforme strutturali è rallentato. È necessario un utilizzo maggiore delle tre leve per creare una crescita più forte e più sostenuta”.