Investing.com – Proprio non si riesce a trovare nessun accordo all’Ecofin sulla vigilanza bancaria europea unificata.
La riunione odierna dei ministri delle Finanze europei si è conclusa con un nulla di fatto ma con l’intenzione di fissare un nuovo vertice per il 12 di dicembre , alla vigilia del prossimo Consiglio Europeo.
Su proposta del ministro delle Finanze Cipriota Shiarly quindi, con tutta probabilità, il nuovo incontro si terrà in quella data e al posticipo di qualsiasi decisione si sono dichiarati favorevoli sia il ministro svedese Borg, che quello tedesco Schaeuble, secondo i quali , la fretta di raggiungere oggi un compromesso, sarebbe stata cattiva consigliera.
Il nodo principale da sciogliere rimane quello dell’attribuzione di poteri fra la Banca Centrale Europea e le diverse autorità nazionali ma divergenze di vedute si sono riscontrate anche riguardo la divisione fra politica monetaria e quella di sorveglianza.
I tedeschi sono in particolare decisamente contrari ad una sorveglianza della BCE anche sugli istituti di credito regionali e si oppongono in modo granitico a questa possibilità che tuttavia da un punto di vista squisitamente politico costituirebbe un vero, concreto ed inequivocabile segnale di una decisa volontà integrativa da parte dell’Europa ; una misura che, da sola, sarebbe in grado di ripristinare la credibilità nei mercati finanziari.
La riunione odierna dei ministri delle Finanze europei si è conclusa con un nulla di fatto ma con l’intenzione di fissare un nuovo vertice per il 12 di dicembre , alla vigilia del prossimo Consiglio Europeo.
Su proposta del ministro delle Finanze Cipriota Shiarly quindi, con tutta probabilità, il nuovo incontro si terrà in quella data e al posticipo di qualsiasi decisione si sono dichiarati favorevoli sia il ministro svedese Borg, che quello tedesco Schaeuble, secondo i quali , la fretta di raggiungere oggi un compromesso, sarebbe stata cattiva consigliera.
Il nodo principale da sciogliere rimane quello dell’attribuzione di poteri fra la Banca Centrale Europea e le diverse autorità nazionali ma divergenze di vedute si sono riscontrate anche riguardo la divisione fra politica monetaria e quella di sorveglianza.
I tedeschi sono in particolare decisamente contrari ad una sorveglianza della BCE anche sugli istituti di credito regionali e si oppongono in modo granitico a questa possibilità che tuttavia da un punto di vista squisitamente politico costituirebbe un vero, concreto ed inequivocabile segnale di una decisa volontà integrativa da parte dell’Europa ; una misura che, da sola, sarebbe in grado di ripristinare la credibilità nei mercati finanziari.