Investing.com – L’export italiano, pur costituendo ancora una vera e propria ancora di salvezza per i fatturati di molte aziende, soprattutto dell’Italia meridionale ed insulare, tende ad incontrare crescenti difficoltà.
Nel loro insieme le esportazioni sono diminuite nel primo trimestre 2013, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dello 0.7%.
Nel dettaglio le esportazioni sono in calo del 9.7% nelle isole, del 6.0% nel meridione e dello 0.8% nel Nord-Est, mentre sono in aumento del 2.2% in Italia centrale.
Le regioni che vedono diminuire maggiormente le loro esportazioni nel primo trimestre 2013 sono la Puglia (-16,1%), la Sicilia (-9,9%), il Friuli-Venezia Giulia (-6,8%), la Lombardia (-0,6%) e la Sardegna (-9,1%).
Quelle che, viceversa, hanno registrato le migliori performance sono: le Marche (+13,2%), la provincia di Bolzano (+3,8%), la Liguria (+2,5%) e il Lazio (+2,4%).
In forte diminuzione le esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Lazio e di metalli e prodotti in metallo- escluse macchine ed impianti- dalla Toscana, dalla Puglia e dalla Lombardia.
Compensano, almeno parzialmente i cali, alcune esportazioni che sono in aumento, come quelle relative agli articoli farmaceutici e chimico medicinali effettuate dal Lazio e Marche e di macchinari ed apparecchi effettuate dalla Toscana.
Nel loro insieme le esportazioni sono diminuite nel primo trimestre 2013, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dello 0.7%.
Nel dettaglio le esportazioni sono in calo del 9.7% nelle isole, del 6.0% nel meridione e dello 0.8% nel Nord-Est, mentre sono in aumento del 2.2% in Italia centrale.
Le regioni che vedono diminuire maggiormente le loro esportazioni nel primo trimestre 2013 sono la Puglia (-16,1%), la Sicilia (-9,9%), il Friuli-Venezia Giulia (-6,8%), la Lombardia (-0,6%) e la Sardegna (-9,1%).
Quelle che, viceversa, hanno registrato le migliori performance sono: le Marche (+13,2%), la provincia di Bolzano (+3,8%), la Liguria (+2,5%) e il Lazio (+2,4%).
In forte diminuzione le esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Lazio e di metalli e prodotti in metallo- escluse macchine ed impianti- dalla Toscana, dalla Puglia e dalla Lombardia.
Compensano, almeno parzialmente i cali, alcune esportazioni che sono in aumento, come quelle relative agli articoli farmaceutici e chimico medicinali effettuate dal Lazio e Marche e di macchinari ed apparecchi effettuate dalla Toscana.