Investing.com – Con la motivazione che l’aumento dell’IVA risulta dannoso sia per le famiglie sia per lo Stato che incassa sempre meno (-5.20% la riduzione del gettito iva per i primi mesi del 2013), Federconsumatori e Adusbef unitamente richiedono al Governo di riportare l’aliquota al 21%.
L’obbiettivo della proposta è quello di rilanciare la domanda interna per finanziare l’abolizione della seconda rata dell’IMU.
Per far rientrare nelle casse dello Stato gli importi persi, sostengono le associazioni, è necessario diminuire l’Iva, riportandola al 21%.
“Si discute molto in questi giorni su come trovare la copertura per abolire la seconda rata dell’IMU. Quello a cui nessuno pensa è che l’IVA è la chiave di tutto: per trovare le risorse necessarie basterebbe fare un passo indietro e riportare l’IVA ai livelli passati” e aggiungono:
“L’incremento dell’IVA è estremamente dannoso, non solo per le famiglie, costrette a ridurre drasticamente i propri consumi a causa della forte caduta del potere di acquisto, ma anche per lo Stato, destinato ad incassare sempre meno a causa della contrazione della domanda interna e dalla crescita delle prestazioni in nero”.
L’obbiettivo della proposta è quello di rilanciare la domanda interna per finanziare l’abolizione della seconda rata dell’IMU.
Per far rientrare nelle casse dello Stato gli importi persi, sostengono le associazioni, è necessario diminuire l’Iva, riportandola al 21%.
“Si discute molto in questi giorni su come trovare la copertura per abolire la seconda rata dell’IMU. Quello a cui nessuno pensa è che l’IVA è la chiave di tutto: per trovare le risorse necessarie basterebbe fare un passo indietro e riportare l’IVA ai livelli passati” e aggiungono:
“L’incremento dell’IVA è estremamente dannoso, non solo per le famiglie, costrette a ridurre drasticamente i propri consumi a causa della forte caduta del potere di acquisto, ma anche per lo Stato, destinato ad incassare sempre meno a causa della contrazione della domanda interna e dalla crescita delle prestazioni in nero”.