MADRID (Reuters) - La polizia spagnola e quella italiana hanno annunciato di aver arrestato 106 persone accusate di appartenenza a un gruppo che avrebbe riciclato denaro per gruppi mafiosi e guadagnato milioni di euro attraverso truffe online.
I sospettati sono principalmente cittadini italiani e gran parte dei fermi hanno avuto luogo sull'isola spagnola di Tenerife, nell'arcipelago delle Canarie, come reso noto da un comunicato di Europol.
Secondo le forze di polizia italiane gli indiziati hanno ingannato le vittime, anche in questo caso principalmente cittadini italiani, portandole a inviare grosse somme di denaro su conti bancari spagnoli controllati dal gruppo.
Il denaro veniva poi riciclato attraverso l'acquisto di criptovalute o reinvestito in altre attività criminali legate a prostituzione, droga o traffico di armi.
Lo scorso anno il gruppo ha registrato un profitto pari a circa 10 milioni di euro secondo Europol.
I membri dell'organizzazione, che spesso ricorrevano alla violenza per intimidire le vittime ed estorcere denaro a imprese e singoli individui, erano penetrati in vari settori della società spagnola, tra cui banche e studi legali, come riferito dalla polizia nazionale spagnola.
Durante l'operazione, ufficiali spagnoli e italiani hanno congelato 118 conti bancari e sequestrato 224 carte di credito, oltre a una piantagione di marijuana.
Venti degli arrestati, 18 in Spagna e due in Italia, sono stati portati in carcere in attesa dell'indagine giudiziaria, ha aggiunto la polizia spagnola.
(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)