MILANO (Reuters) - Il numero uno di Saipem (MI:SPMI), Stefano Cao, sottolinea che il cantiere per la realizzazione del gasdotto Tap, che porterà il gas azero in Puglia a partire dal 2020, procede con grandi difficoltà e avrà impatti dal punto di vista temporale.
Parlando con la stampa, nel corso di una call sui risultati del 2017, il manager non nasconde le difficoltà del cantiere che si trova a Melenduno (provincia di Lecce), dove approderà l'infrastruttura, a causa delle proteste della popolazione locale che non vuole il gasdotto.
"La cronaca di tutti i giorni ci informa che il cantiere per l'atterraggio del pipeline va avanti con grandi difficoltà e, ragionevolmente, dal punto di vista temporale porterà a degli impatti. Le operazioni a mare non sono ancora cominciate e, per ora, la nostra persenza come contrattista è limitata alla preparazione della zona di atterraggio in Puglia".
A Saipem spetta la realizzazione del microtunnel per la condotta per il trasporto del gas tra Albania e Italia attraverso il mare Adriatico. Nello specifico, le attività previste comprendono le indagini geofisiche del fondo marino, l'installazione di un gasdotto lungo 105 km, la fornitura ed installazione di un cavo a fibre ottiche, le attività di pre-commissioning e la realizzazione degli approdi costieri in Albania e Italia.
Cao ha poi aggiunto che "l'operatività è sicuramente impattata dalle vicende legate al gasdotto, comunque il nostro ruolo è assolutamente conforme con i dettami e le regole dell'attività sul posto".
Infine, relativamente alla vittoria dei grillini alle elezioni politiche da sempre contrarie a questa infrastruttura, Cao si limita a dire che "il nostro ruolo su Tap è di esecutori e rispondiamo alle istruzioni del nostro cliente. Se dovessi parlare di preoccupazione la estenderei un po' a tutti i Paesi dove operiamo che sono 65. Affrontiamo le difficoltà con determinazione e serenità".
(Giancarlo Navach)