ROMA (Reuters) - Il senatore Mario Monti, ex presidente del Consiglio alla guida dell'Italia durante la crisi del debito del 2011, non ha escluso il rischio dell'umiliazione di un salvataggio europeo una volta che verrà meno il sostegno del quantitative easing.
"Non e' escluso che l'italia possa dover subire ciò che ha evitato allora, cioe l'umiliazione della troika", ha detto il senatore, intervenendo al Senato subito dopo il discorso programmativo del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Monti divenne premier con la caduta del governo guidato da Silvio Berlusconi mentre l'Italia era sotto attacco speculativo dei mercati che scommettevano su un default.
"Mi auguro vivamente di no. Oggi lo spread.... e' di 213 per l'Italia, 98 per la Spagna, di 143 per Portogallo, e questo in regime di Qe. Togliete quello, come fra un po' avverrà, e questo 213 non è enormemente diverso da quel 575 che .. tanti qui ricordano" ha detto Monti.