ROMA (Reuters) - Le elezioni generali di marzo 2018 saranno le prime nelle quali i partiti si misureranno con il nuovo sistema elettorale di stampo prevalentemente proporzionale.
Di seguito le regole del Rosatellum, le forze in campo e i sondaggi:
- LEGGE ELETTORALE
Gli italiani andranno a votare secondo una nuova legge, il cosiddetto Rosatellum, proposta dal Pd e approvato con l'appoggio di Forza Italia, Ap e Lega.
Circa un terzo dei parlamentari (36%) sarà eletto con sistema uninominale, il resto in collegi plurinominali con liste brevi di candidati, senza preferenze.
La legge dispone di uno sbarramento del 3% per le liste, e del 10% per le coalizioni. Alla Camera la ripartizione dei seggi sarà su base nazionale, al Senato su base regionale.
In uno scenario politico come quello attuale, basato sostanzialmente su tre poli (centrodestra, centrosinistra, M5s) questo sistema misto rischia di non garantire la governabilità dopo il voto.
Nei mesi scorsi, il segretario del Pd ed ex premier, Matteo Renzi, ha detto che per poter governare una forza politica o una coalizione deve raccogliere il 40% dei consensi.
- PARTITI
Il centrodestra dovrebbe essere composto da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, più una possibile serie di liste minori a cui si sta ancora lavorando, come quella degli ex di Ap guidati da Maurizio Lupi.
Nel centrosinistra, al fianco del Pd ci sarà una lista centrista a cui stanno lavorando la ministra della Salute Beatrice Lorenzin e Pier Ferdinando Casini, i radicali guidati da Emma Bonino con il simbolo "+Europa", la lista Insieme che metterà insieme socialisti, verdi, prodiani e una parte dei sostenitori di Giuliano Pisapia.
Il Movimento Cinque Stelle si presenta tradizionalmente da solo alle elezioni. Il candidato premier Luigi Di Maio ha detto che un suo eventuale governo cercherebbe il sostegno del Parlamento caso per caso.
Liberi e Uguali, la lista guidata dal presidente del Senato Piero Grasso, non farà parte di alcuna coalizione, ma non esclude alleanze post elettorali.
- SONDAGGI MOSTRANO CENTRODESTRA IN TESTA
Secondo il sondaggio Tecnè commissionato da Tgcom24 e pubblicato il 12 dicembre, il 58,1% degli italiani andrebbe a votare a fronte di un 41,9% di incerti/astensione.
Le intenzioni di voto mostrano una preferenza per una eventuale coalizione di centro destra (Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e altri) pari al 38,2%; a seguire il Movimento 5 stelle con il 26,7% dei consensi mentre il Partito democratico in coalizione con una parte di Ap e altri è terzo con il 26,3% (perdendo circa 2 punti dalla precedente rilevazione di un mese fa). Chiude la classifica Liberi e Uguali con il 7,3%.
Il trend è confermato da una rilevazione condotta alcuni giorni prima da Index Research per la trasmissione Piazza Pulita dal quale emerge anche che per la maggior parte degli intervistati lo scenario più probabile dopo il voto è quello di un governo che veda Matteo Renzi e Silvio Berlusconi alleati.
I sondaggi sono unanimi a indicare Paolo Gentiloni come il politico nel quale gli italiani ripongono maggiore fiducia.