ROMA (Reuters) - L'illegittimità della gara per la cessione delle acciaierie Ilva ad ArcelorMittal non basta a decretarne l'annullamento. Per fare questo mettendosi al riparo da azioni legali da parte della società aggiudicatrice, il ministero dello Sviluppo economico dovrebbe riscontrare un vizio di interesse pubblico nell'iter di vendita.
Lo spiega Giuliano Fonderico, docente di diritto amministrativo all'Università Luiss, confermando quanto sostenuto dal ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio, che ha però secretato fino alla conclusione della procedura il parere fornito dall'Avvocatura dello Stato sulla regolarità della gara.
"Assumendo che il parere abbia effettivamente individuato vizi di legittimità, è vero che l'annullamento d'ufficio amministrativo richiede non solo l'illegittimità dell'atto, ma anche un interesse pubblico specifico", dice Fonderico.
L'Avvocatura, secondo Di Maio, avrebbe riscontrato profili di illegittimità nella procedura, trasferendo al governo la responsabilità di un eventuale annullamento con conseguente indennizzo del colosso siderurgico ArcelorMittal.
Il rischio di aprire un contenzioso legale con l'azienda basata in Lussemburgo potrebbe rivelarsi una mossa contraria alla difesa dell'interesse pubblico.
Il punto è "capire come l'annullamento dell'atto del ministero...si possa riverberare sull'atto di acquisto che è stato firmato", spiega ancora il professor Fonderico.
"È chiaro che se il rischio è aprire un contenzioso infinito, anche questo andrebbe valutato", conclude.
Oggi l'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, sotto il quale si è svolta la procedura di vendita di Ilva, ha sfidato Di Maio via Twitter ad annullare la gara qualora la ritenesse viziata.
A luglio, Di Maio aveva chiesto all'Anac un parere sulla regolarità della gara di assegnazione dell'Ilva. Le "criticità" segnalate dall'Anticorruzione hanno spinto Di Maio a interpellare i legali di Stato.
Dopo la conferenza stampa di oggi, ArcelorMittal ha fatto sapere di essere ancora interessata all'acquisizione degli impianti di Taranto, e di voler procedere con l'accordo dei sindacati.
(Angelo Amante)