MILANO (Reuters) - All'udienza in cui il gip di Milano Stefania Donadeo doveva decidere se chiedere al Parlamento l'utilizzo, nel cosiddetto fascicolo "Ruby ter", di una serie di intercettazioni in cui figura Silvio Berlusconi, la difesa dell'ex premier ha presentato una questione di legittimità costituzionale su cui il giudice si esprimerà il 24 settembre.
Una eventuale trasmissione degli atti alla Consulta, riferiscono fonti legali, potrebbe far slittare quindi la presentazione delle richieste di rinvio a giudizio per il "Ruby ter" da parte della procura, che aveva chiuso le indagini nel giugno scorso.
L'avvocato Federico Cecconi nella sua istanza ha chiesto che la Consulta si esprima su quella che ritiene essere una "incompatibilità" a pronunciarsi del gip Donadeo che due anni fa autorizzò le intercettazioni al centro dell'udienza odierna.
Si tratta di intercettazioni telefoniche disposte in un altro procedimento a carico delle utenze di due delle frequentatrici delle serate di Arcore che in alcune di queste conversazioni parlano con Berlusconi dell'inchiesta Ruby.
Il 30 giugno scorso la procura di Milano ha notificato la chiusura delle indagini a carico di Berlusconi (con ipotesi di reato di corruzione) e altri 33 indagati nell'ambito del fascicolo sul presunto condizionamento di testimoni nel processo sulle relazioni fra l'ex premier e l'allora minorenne Karima El Marough, in arte "Ruby", conclusosi per Berlusconi con un'assoluzione definitiva.