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Iraq, presidente chiede ad Abadi di formare governo, Maliki resiste

Pubblicato 11.08.2014, 15:08
Iraq, presidente chiede ad Abadi di formare governo, Maliki resiste

BAGHDAD (Reuters) - Il presidente iracheno ha chiesto oggi formalmente a Haider al-Abadi, il candidato a primo ministro della coalizione di partiti sciiti, di formare un nuovo governo. Lo ha detto un portavoce della presidenza.

La decisione, che giunge dopo mesi di forti tensioni politiche, sarà molto probabilmente contrastata da Nuri al-Maliki, anche lui sciita, che ha già respinto la richiesta di rinunciare al terzo mandato da primo ministro.

Maliki, che governa ad interim dalle elezioni senza vincitori dello scorso aprile e che i detrattori accostano a Saddam Hussein, ha finora ignorato gli appelli di sunniti, curdi, di diversi sciiti e dell'Iran a farsi da parte a favore di una figura in grado di unire gli iracheni contro i ribelli sunniti che la scorsa settimana hanno sferrato un'altra violenta offensiva nel Nord.

Ieri notte polizia e forze speciali leali a Maliki sono state schierate in zone strategiche di Baghdad dopo che il premier ha pronunciato in televisione un discorso molto duro in cui ha accusato il presidente, curdo, di violare la Costituzione e di non rispettare il termine previsto per chiedere al maggior partito in Parlamento di nominare il primo ministro.

Secondo una fonte irachena di alto livello la decisione odierna della Corte suprema "renderà la situazione molto, molto complessa".

Anche gli Stati Uniti, che furono fondamentali per l'ascesa al potere di Maliki nel 2006, hanno suggerito che il primo ministro si faccia da parte.

Oggi il segretario di Stato Usa John Kerry ha detto che la formazione di un nuovo governo iracheno è critica per la stabilità del Paese e ha chiesto a Maliki di non alimentare ulteriori tensioni politiche.

© Reuters. PKK fighters participate in an intensive security deployment against Islamic State militants on the front line in Makhmur

Gli Usa hanno condotto tre giorni consecutivi di attacchi aerei in Iraq e rafforzato l'assistenza alle forze curde per contrastare l'avanzata dei militanti islamici nel Nord.

((Tradotto da Redazione Roma, +39 06 85224380, Reutersitaly@thomsonreuters.com, Reuters messaging: antonella.cinelli.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

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