ROMA (Reuters) - Il segretario del Pd ed ex premier Matteo Renzi si è detto non ottimista sulla possibilità di trovare un nuovo accordo bipartisan per riscrive la legge elettorale e ha ricordato che comunque un sistema di voto c'è e ha bisogno solo di correttivi.
Parlando per la prima volta dopo il fallimento di ieri dell'intesa tra i quattro principali partiti italiani Renzi ha accusato il M5s e il suo leader Beppe Grillo.
"I Cinquestelle in questa vicenda sono stati inaffidabili. Chi ha preso in giro gli italiani ha un nome e cognome, si chiama Beppe Grillo", ha detto Renzi durante la rassegna stampa 'Ore 9'.
"Adesso se Dio vuole possiamo occuparci delle questioni rilevanti per gli italiani", ha aggiunto, confermando l'appoggio al governo guidato da Paolo Gentiloni.
"Pieno sostegno al governo che in queste ore sta lavorando alle questioni concrete", ha detto elencando tra le priorità delle "prossime settimane, dei prossimi mesi", il lavoro, la casa.
Naufragato il tentativo di una riforma del sistema di voto, ora "una legge elettorale c'è. Ha bisogno di alcuni accorgimenti tecnici", ha detto Renzi, che ha escluso di voler appoggiare la richiesta di un decreto per varare questi correttivi, che permetterebbero di armonizzare i sistemi per le elezioni di deputati e senatori.
Se si votasse oggi, per Montecitorio sarebbe in vigore una legge proporzionale con premio di maggioranza per la lista che superasse il 40%, e soglia di sbarramento al 3%; per Palazzo Madama nessun premio di maggioranza, ma soglie all'8% per le liste coalizzate e al 3% per quelle che corrono da sole.
"Ora se ci sono le condizioni per fare una bella legge tutti assieme lo vedremo, permettetemi di non essere particolarmente ottimista", ha detto l'ex premier.
(Stefano Bernabei)