ROMA (Reuters) - La legge di Stabilità "nei fatti mette a rischio la sopravvivenza stessa del sistema Regioni" e mette in dubbio servizi fondamentali come l'erogazione di farmaci salvavita.
A dirlo è Sergio Chiamparino, governatore del Piemonte e presidente dimissionario della Conferenza delle Regioni, durante un'audizione in Senato sulla manovra.
La reazione non si è fatta attendere: Palazzo Chigi fa sapere che il premier Matteo Renzi è orientato a convocare i governatori per mercoledì prossimo, 4 novembre.
Parlando ai senatori Chiamparino ha formulato scenari preoccupanti: "Potremmo arrivare ad un livello tale che, ad esempio, la centesima persona che arriva e ha bisogno di un farmaco salvavita si sente dire di no perché le Regioni non hanno i soldi per acquistarlo".
La manovra riduce a 111 da 113 miliardi circa la dotazione del fondo sanitario nazionale per il 2016 e prevede un contributo a carico delle Regioni pari a 3,980 miliardi di euro nel 2017 e a 5,480 miliardi sia nel 2018 che nell'anno successivo.
Senza contare la sanità, il totale dei tagli nel triennio 2017-2019 supera i 17 miliardi se si tiene conto che la manovra prevede nel 2019 ulteriori risparmi a carico delle Regioni per 2,2 miliardi.
"I due terzi della 'spending review' sono a carico delle Regioni", ha detto Chiamparino.
Il premier, riferiscono fonti di governo, ritiene invece che "sulla sanità ci sono più soldi del passato. Meno di quelli che chiedono le Regioni, ma più di quelli che avevano a disposizione. Il punto è che le tasse devono scendere. Non consentirò a loro di aumentare le imposte ai cittadini, non si può scaricare sempre sugli italiani. Eliminino piuttosto gli sprechi".