Investing.com – Dopo aver eseguito il terzo previsto controllo sullo stato di implementazione del piano di austerità in Grecia, il consiglio direttivo del Fondo Monetario Internazionale , ha dato il via libera all’erogazione di una tranche di aiuti di 1,74 miliardi di euro , conformemente al previsto piano d’aiuti ad Atene.
La misura fa parte di un più vasto piano d’aiuti per 28 miliardi che va ad unirsi a quello di un finanziamento congiunto fra i vari partner dell’area Euro che prevede fondi per un totale di 173 miliardi di euro, da erogare in quattro anni.
Nonostante una economia ancora in recessione il Paese ellenico ha dimostrato particolare attenzione all’attuazione del programma di ripristino della sostenibilità fiscale, la riscossione delle imposte, il rilancio della competitività e la ricapitalizzazione delle banche, una iniziale ripresa è prevista in Grecia a partire dall’inizio del 2014.
Secondo quanto affermato dal presidente del FMI, Christine Lagarde, "Le autorità greche hanno fatto progressi lodevoli nella riduzione degli squilibri esterni e di bilancio e nel ripristinare la competitività. Le autorità restano impegnate a fare rapidi progressi sul miglioramento della produttività delle riforme strutturali e delle riforme della pubblica amministrazione e fiscale”.
"La Grecia è ben avviato per completare il suo ambizioso piano di risanamento dei conti pubblici, ed è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi fiscali del 2013. Una priorità fondamentale è quella di contrastare l'evasione fiscale progredendo rapidamente con la riforma dell'amministrazione delle entrate per migliorare l'autonomia operativa e rendere l'onere dell'aggiustamento più equo. Ridurre la pressione fiscale tramite l’utilizzo di eventuali surplus di entrate è un’azione da evitare assolutamente. Sono necessari passi decisivi per la riforma della pubblica amministrazione, anche attraverso riduzioni di personale mirati, per ridurre i costi, migliorare l'efficienza e aumentare l'equità”.
“La ricapitalizzazione della banca centrale e la risoluzione delle difficoltà delle banche secondarie, sono in fase di completamento. Le autorità devono rafforzare il quadro di governance e restituire velocemente al settore privato le partecipazioni in banche che sono ora sotto il controllo del governo . Le autorità stanno riformando i quadri di insolvenza e di bad performance, per facilitare il risanamento dei bilanci e la ripresa della concessione del credito, da parte del sistema bancario”.
"Il debito pubblico dovrebbe rimanere elevato anche nel prossimo decennio, ma le rassicurazioni dei partner europei della Grecia che prenderanno in esame ulteriori interventi per ulteriore assistenza, se necessario, per ridurre il debito ad un livello sostanzialmente inferiore a 110 per cento del PIL entro il 2022, che è subordinata all'attuazione completa della Grecia di tutte le condizioni contenute nel programma, sono le benvenute. E’inoltre essenziale anche il continuo impegno dei partner europei a fornire un adeguato sostegno finanziario alla Grecia durante la vita del programma ed oltre, e fino a che non avrà riconquistato la fiducia dei mercati ".
La misura fa parte di un più vasto piano d’aiuti per 28 miliardi che va ad unirsi a quello di un finanziamento congiunto fra i vari partner dell’area Euro che prevede fondi per un totale di 173 miliardi di euro, da erogare in quattro anni.
Nonostante una economia ancora in recessione il Paese ellenico ha dimostrato particolare attenzione all’attuazione del programma di ripristino della sostenibilità fiscale, la riscossione delle imposte, il rilancio della competitività e la ricapitalizzazione delle banche, una iniziale ripresa è prevista in Grecia a partire dall’inizio del 2014.
Secondo quanto affermato dal presidente del FMI, Christine Lagarde, "Le autorità greche hanno fatto progressi lodevoli nella riduzione degli squilibri esterni e di bilancio e nel ripristinare la competitività. Le autorità restano impegnate a fare rapidi progressi sul miglioramento della produttività delle riforme strutturali e delle riforme della pubblica amministrazione e fiscale”.
"La Grecia è ben avviato per completare il suo ambizioso piano di risanamento dei conti pubblici, ed è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi fiscali del 2013. Una priorità fondamentale è quella di contrastare l'evasione fiscale progredendo rapidamente con la riforma dell'amministrazione delle entrate per migliorare l'autonomia operativa e rendere l'onere dell'aggiustamento più equo. Ridurre la pressione fiscale tramite l’utilizzo di eventuali surplus di entrate è un’azione da evitare assolutamente. Sono necessari passi decisivi per la riforma della pubblica amministrazione, anche attraverso riduzioni di personale mirati, per ridurre i costi, migliorare l'efficienza e aumentare l'equità”.
“La ricapitalizzazione della banca centrale e la risoluzione delle difficoltà delle banche secondarie, sono in fase di completamento. Le autorità devono rafforzare il quadro di governance e restituire velocemente al settore privato le partecipazioni in banche che sono ora sotto il controllo del governo . Le autorità stanno riformando i quadri di insolvenza e di bad performance, per facilitare il risanamento dei bilanci e la ripresa della concessione del credito, da parte del sistema bancario”.
"Il debito pubblico dovrebbe rimanere elevato anche nel prossimo decennio, ma le rassicurazioni dei partner europei della Grecia che prenderanno in esame ulteriori interventi per ulteriore assistenza, se necessario, per ridurre il debito ad un livello sostanzialmente inferiore a 110 per cento del PIL entro il 2022, che è subordinata all'attuazione completa della Grecia di tutte le condizioni contenute nel programma, sono le benvenute. E’inoltre essenziale anche il continuo impegno dei partner europei a fornire un adeguato sostegno finanziario alla Grecia durante la vita del programma ed oltre, e fino a che non avrà riconquistato la fiducia dei mercati ".