BRUXELLES/ROMA (Reuters) - Dopo il fallito tentativo di passare all'alleanza liberaldemocratica (Alde) al Parlamento europeo, il M5s ha dovuto accettare alcune condizioni per tornare nel gruppo con i nazionalisti britannici dell'Ukip, tra cui quella di rilanciare l'idea di un referendum sull'euro.
Lo ha detto oggi a Reuters una fonte dell'Effd (Europa della libertà e della democrazia diretta), il gruppo costituito a Bruxelles insieme a Nigel Farage nel 2014.
In Italia i referendum su decisioni di natura economica e finanziaria sono esclusi dalla Costituzione, quindi non è chiaro che tipo di iniziativa potrebbe condurre il M5s.
Tra le altre condizioni imposte da Farage per rientrare, ha detto la fonte, il mancato rinnovo del contratto di David Borrelli, l'eurodeputato grillino che aveva condotto le trattative per l'ingresso nell'Alde, e che non sarà più co-presidente dell'Efdd.
M5s ha rinunciato anche a candidare Fabio Castaldo a vice presidente dell'Europarlamento.
Il ritorno con Farage ha provocato l'abbandono di due eurodeputati M5s, Marco Affronte, passato con i Verdi, e Marco Zanni.
Ha smentito invece su Twitter l'intenzione di lasciare i grillini la sua collega Daniela Aiuto.
(Francesco Guarascio)