PARIGI (Reuters) - Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato Michel Barnier, ex capo negoziatore dell'Unione europea per la Brexit, primo ministro con il compito di formare un nuovo governo.
Macron spera così di porre fine a settimane di stallo politico dopo aver indetto elezioni lampo che hanno portato a un complicato quadro parlamentare.
Barnier avrà l'arduo compito di far approvare da un Parlamento in stallo le riforme e il bilancio 2025, in un momento in cui la Francia è sotto pressione da parte della Commissione europea e dei mercati obbligazionari per ridurre il suo deficit.
Barnier, 73 anni, ha guidato i colloqui dell'Ue con la Gran Bretagna per la sua uscita dal blocco dal 2016 al 2021. In precedenza, il politico conservatore ha ricoperto vari ruoli in diversi governi francesi ed è stato anche commissario europeo.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, si è complimentato per la nomina di Barnier, augurandogli buona fortuna. "Abbiamo ben lavorato insieme a Bruxelles", scrive in un messaggio su X in francese.
Nelle ultime settimane Macron aveva preso in considerazione una serie di possibili primi ministri, nessuno dei quali ha raccolto un sostegno sufficiente da garantire un governo stabile, e non è detto che il governo di Barnier riesca a far approvare le riforme.
Il partito di estrema destra Rassemblement National (RN), tra i partiti più rappresentati in Parlamento dopo le elezioni di inizio luglio, ha fatto sapere che non avrebbe respinto immediatamente Barnier, a patto che quest'ultimo rispetti determinate condizioni.
Barnier è un convinto europeista e si è generalmente presentato come moderato durante la sua carriera, ma ha inasprito notevolmente il suo messaggio politico durante la fallita candidatura alle elezioni presidenziali del 2021 del suo partito conservatore, affermando che l'immigrazione è fuori controllo - opinione condivisa dal Rn.
L'azzardo di Macron di convocare elezioni parlamentari anticipate a giugno si è rivelato controproducente, con la sua coalizione centrista che ha perso decine di seggi, mentre nessun partito ha ottenuto la maggioranza assoluta.
L'alleanza del Nuovo Fronte Popolare di sinistra è arrivata prima, ma Macron ha escluso di chiedere loro di formare un governo dopo che gli altri partiti hanno detto che l'avrebbero immediatamente bocciato.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri, Stefano Bernabei)