FIRENZE (Reuters) - La procura di Firenze ha eseguito il sequestro preventivo di 1,2 miliardi a Lucia e Giovanni Alberto Aleotti, ai vertici della farmaceutica Menarini, disposto lo scorso settembre.
Lo riferisce una fonte a diretta conoscenza della situazione e lo conferma una nota emessa dai difensori.
Nel settembre scorso Lucia e Giovanni Alberto sono stati condannati, rispettivamente, a 10 anni e 6 mesi e 7 anni e sei mesi, per i reati di evasione fiscale, riciclaggio e corruzione contestati a vario titolo. La sentenza disponeva anche la confisca della somma.
I difensori degli Aleotti, avvocati Traversi e Cordeiro Guerra, hanno diramato una nota spiegando che stanno valutando il ricorso al Riesame.
"Stiamo analizzando il provvedimento in vista della eventuale richiesta di riesame. Ricordiamo che questi sono denari scudati utilizzando le leggi messe a disposizione dallo Stato italiano su cui sono state pagate tutte le imposte tanto è vero che il ministero dell'Economia non si è costituito parte civile nel procedimento contro i nostri assistiti. Giova ricordare che ben due precedenti sequestri preventivi sono stati dichiarati illegittimi e quindi annullati dalla Corte di Cassazione".
Secondo gli inquirenti, dal 1984 al 2010 Alberto Aleotti avrebbe usato società estere fittizie per l'acquisto dei principi attivi usati, con lo scopo di far aumentare il prezzo finale dei farmaci, grazie a una serie di false fatturazioni. Il danno per lo Stato sarebbe stato di 860 milioni di euro.