BRUXELLES (Reuters) - I membri dell'Unione europea sono in rotta di collisione sulla proposta di distribuire i richiedenti asilo in tutto il continente, un piano appoggiato dalla Germania ma che vede l'opposizione di diversi Stati ex-comunisti.
Una bozza in discussione tra i ministri dell'Interno a Bruxelles punta a trovare un accordo per la riallocazione di 120.000 profughi, lasciando il modo in cui distribuirli a nuove discussioni nelle prossime settimane.
Francia e Germania hanno detto però di voler spingere per inserire un impegno sulla allocazione e sulla tabella di marcia nell'accordo atteso per stasera.
La riunione è iniziata con l'attuazione di un iniziale schema pilota per ricollocare 40.000 persone provenienti da Italia e Grecia, secondo un tweet del Lussemburgo attualmente alla presidenza di turno Ue. Saranno distribuiti su base volontaria dopo l'opposizione alle quote proposte.
Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, sostenuto dalla cancelliera Angela Merkel e dal presidente francese Francois Hollande, ha proposto quote nazionali di profughi per ogni Stato Ue.
Il piano però ha ricevuto l'opposizione di Stati come Slovacchia, Repubblica Ceca e Ungheria, secondo i quali le quote attirerebbero più migranti in Europa e creerebbero problemi ai loro cittadini, che non sono abituati all'immigrazione in larga scala.
Il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk ha detto venerdì che convocherà un summit di emergenza dei leader Ue se i ministri non riusciranno a raggiungere un accordo.