30 gennaio (Reuters) - Apertura della settimana con scambi sottili sulle borse asiatiche con molte piazze chiuse per il nuovo anno lunare, mentre Tokyo e Sydney sono in calo sui deboli dati Usa e i decreti anti-immigrazione di Donald Trump.
Chiuse per festività le borse di Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Singapore e Malaysia.
In Cina i mercati riapriranno il 3 febbraio, a Taiwan e in Vietnam il 2, mentre la Corea ripartirà domani.
Ieri, in una mossa molto contestata sia in patria che all'estero, il neo presidente Usa ha annunciato di aver firmato un decreto esecutivo che blocca per 120 giorni l'arrivo di rifugiati negli Usa, sine die per quelli siriani, e per 90 giorni l'ingresso di cittadini provenienti da Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.
"Trump ha sempre detto che avrebbe portato avanti queste politiche. Molti avevano liquidato gli annunci come retorica elettorale ma lui li sta mettendo in atto", ha commentato James Woods, global investment analyst presso Rivkin Securities a Sydney.
"Ciò rinnova i timori di una guerra commerciale con la Cina, che avrebbe un impatto significativo sia sull'economia asiatica che su quella globale", ha aggiunto precisando che la "principale minaccia per i mercati è se Trump prosegue con il protezionismo senza una politica economica".
L'indice MSCI, che non comprende TOKYO, segna -0,45% alle 8,10 circa.
La borsa giapponese ha chiuso in calo di mezzo punto sullo yen forte che indebolisce le previsioni di export e i dati inferiori alle attese del Pil Usa che nel quarto trimestre 2016 è cresciuto di 1,9% su anno, contro attese di +2,2%, e a fronte del +3,5% del terzo trimestre.
** SYDNEY ha chiuso a -0,92% con gli investitori preoccupati per l'impatto sull'economia globale delle politiche protezionistiche di Trump.