(ANSA) - ROMA, 29 NOV - Dal 2007 al 2017 sono aumentati nelle città e nei grandi comuni studenti e lavoratori che preferiscono spostarsi a piedi, mentre nei comuni più piccoli "i due terzi" restano ancora attaccati al mezzo privato, soprattutto all'auto. Il paradosso è fotografato dal report dell'Istat su "spostamenti quotidiani e nuove forme di mobilità" che segnala negli ultimi 10 anni un "calo del mezzo privato" e un leggero aumento di chi sta riscoprendo la passeggiata prima del lavoro o della scuola rilevando che sono "i più istruiti" a scegliere di spostarsi con mezzi pubblici o in bici".
Cala la quota di chi si sposta con mezzi privati (62,7% nel 2007, 61,6% del 2017). Aumenta chi sceglie la propria energia motoria per spostarsi: da 18,0% (2007) a 19,1% (2017). Cresce soprattutto chi che va al lavoro o a scuola a piedi (da 16,2% a 17,4%), resta stabile la quota di quelli che usano la bici (1,7%). Le donne vanno a piedi più degli uomini (14,8% contro 10,0%), in bici (2,0 e 1,8) o con mezzi pubblici (9,6% e 4,7%).