ROMA (Reuters) - La Corte Costituzionale deciderà oggi se accogliere o respingere i ricorsi presentati contro un decreto del governo Renzi del 2015 che prevedeva una parziale rivalutazione delle pensioni all'inflazione.
Se i ricorsi saranno accolti, lo Stato dovrà ripristinare il pieno sistema di indicizzazione con un costo che per il periodo 2012-2015 era stato stimato dall'Ufficio parlamentare di Bilancio in 24 miliardi.
L'adeguamento delle pensioni al tasso di inflazione è stato bloccato per il 2012-2013 dalla riforma Fornero per tutti gli assegni superiori a tre volte il minimo (1.500 euro lordi mensili).
La Consulta ha dichiato illegittima la decisione nel 2015 e in quello stesso anno l'esecutivo Renzi aveva deciso per decreto un parziale adeguamento, restituendo circa 3 miliardi. Il rimborso previsto è stato del 100% per gli assegni fino a 1.500 euro, del 40% tra 3 e 4 volte il minimo, del 20% tra il 4 e il 5 e del 10% tra 5 e 6 volte.
I ricorsi sono stati presentati dalle categorie escluse.
La stessa norma prevedeva che dal 2018 la rivalutazione partisse dal 100% per le pensioni pari a 1.500 euro per scendere al 45% per quelle superiori a 3.000 euro.