Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato contro le altre principali valute questo martedì, con i mercati statunitensi che riaprono dopo la vacanza, in un clima di incertezza circa la possibilità che la Federal Reserve alzi i tassi quest’anno.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende a 95,67, restando al di sopra del minimo di una settimana di 95,17 segnato dopo il report sull’occupazione non agricola di venerdì.
L’ economia statunitense ha aggiunto 151.000 posti di lavoro ad agosto, meno dei 180.000 previsti dagli economisti.
I dati hanno ridotto le speranze che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse quest’anno.
La banca centrale USA ha alzato i tassi di interesse per la prima volta in quasi un decennio a dicembre.
Le aspettative di un aumento dei tassi di interesse di solito spingono il dollaro, aumentandone l’appeal per gli investitori alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
L’euro e lo yen sono scambiati in range stretto, con la coppia EUR/USD in salita a 1,1159.
I traders sono in attesa del vertice della Banca Centrale Europea in agenda questa settimana per avere indicazioni sulla coppia.
Il dollaro scende anche contro lo yen, con il cambio USD/JPY in calo a 103,34.
Il dollaro si è indebolito contro lo yen ieri, staccandosi dal massimo di cinque settimane di venerdì dopo che la Banca del Giappone ha ridotto le aspettative di allentare ulteriormente la politica monetaria in occasione del vertice di questo mese.
Ieri il governatore della BoJ Haruhiko Kuroda ha dichiarato di essere pronto ad allentare ulteriormente la politica monetaria, riconoscendo tuttavia che i tassi di interesse negativi potrebbero minare la fiducia nel sistema bancario nipponico.
Intanto, il dollaro australiano resta forte, con la coppia AUD/USD su dello 0,57% a 0,7625.
L’aussie è schizzato di circa l’1% nella notte, dopo che la banca centrale del paese ha lasciato invariati i tassi di interesse ed ha evitato di fare commenti sulla forza della valuta.
Anche la sterlina sale, con il cambio GBP/USD su dello 0,33% a 1,3347, dopo i dati di ieri che hanno mostrato una forte ripresa dell’attività del settore dei servizi britannico il mese scorso in seguito al rallentamento causato dal voto di giugno per uscire dall’Unione Europea.