PALERMO (Reuters) - L'ex ministro Calogero Mannino è stato assolto oggi dall'accusa di aver partecipato alla presunta trattativa fra Stato e Cosa Nostra negli anni 90.
Mannino, ex esponente della Democrazia Cristiana, era imputato di attentato, con violenza o minaccia, a corpo politico amministrativo o giudiziario dello Stato. È stato assolto "per non aver commesso il fatto" nell'ambito del processo con rito abbreviato.
Il giudice per l'udienza preliminare ha utilizzato la formula dell'articolo 530 comma secondo del codice penale, utilizzato nel caso in cui la prova manchi, sia insufficiente o contraddittoria.
Quello di oggi, che arriva a quasi due anni e mezzo dal rinvio a giudizio, è il primo verdetto sull'inchiesta Stato-Mafia.
Il processo principale vede indagata una decina di persone, tra cui l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino (imputato di falsa testimonianza), l'ex senatore di Forza Italia-Pdl Marcello Dell'Utri, il generale dei carabinieri Mario Mori e il boss mafioso Totò Riina.