di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - L'atteso vertice di Forza Italia di ieri sera ad Arcore è stato rinviato perché Silvio Berlusconi, di ritorno dalla visita a Vladimir Putin, era impegnato in vicende aziendali. L'ex presidente del Consiglio non pare avere l'impegno politico in cima ai suoi pensieri.
La linea che viene trasmessa alla sua armata, scossa da divisioni e in fase di sbandamento, è quella di una opposizione di facciata al governo (per non lasciare il cerino della leadership alla Lega di Matteo Salvini), ma con attenzione a non prestare il fianco a mosse che potrebbero portare alla fine anticipata della legislatura.
Oggi come oggi la guida del centrodestra, confermata da un vantaggio piuttosto solido nei sondaggi della Lega su Forza Italia (in media al 14% i primi e al 10% i secondi), è nelle mani di Salvini. Berlusconi, sul fronte politico, è impegnato a ribaltare questo rapporto di forza. Un orizzonte fino al 2018 gli permette di sperare di riprendere la leadership delle opposizioni. Nel 2018 potrebbe scadere (se anticipata di un anno, come la norma può prevedere) l'interdizione dai pubblici uffici prevista dalla legge Severino.
Solo paventare il suo ritorno in campo potrebbe permettere a Berlusconi di bloccare l'opa che al momento il leader del Carroccio ha lanciato sul centrodestra, potenziando la sua forza attrattiva e la sua linea di netta opposizione al governo, una linea che all'anima aziendalista del mondo berlusconiano poco aggrada.