di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - La benedizione di Silvio Berlusconi alla manifestazione leghista di Matteo Salvini a Bologna è una scelta fatta in omaggio alla tradizione degli ultimi decenni che ha visto Forza Italia vincente quando si è presentata con la Lega.
Dovendo scegliere tra il Carroccio e i centristi di Raffaele Fitto e Angelino Alfano il leader di Forza Italia ragiona un po' d'impeto e un po' guardando ai sondaggi che dicono che il gruzzoletto maggiore di voti di centrodestra sta in questo momento nei forzieri leghisti.
Così facendo, apre una prateria al centro nella quale l'altro Matteo, il presidente del Consiglio Renzi, può scorazzare a caccia di voti. La radicalizzazione degli schieramenti, come nota anche l'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani nella sua intervista di oggi a Repubblica, porta solo voti a Salvini da una parte e a Beppe Grillo dall'altra.
Fuori di loro al momento c'è solo Renzi. Chissà se Berlusconi, da politico qual ormai è diventato (come ammette lui stesso a Bruno Vespa), non se ne sia accorto e ragioni, più che con il cuore, pensando alle aziende che possono solo avvantaggiarsi dalla stabilizzazione degli attuali equilibri.