Investing.com - Continuano a scendere i futures del greggio West Texas Intermediate questo mercoledì, dopo la pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte statunitensi piuttosto deludenti.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad agosto è in calo di 79 centesimi, o dell’1,49%, a 52,25 dollari al barile negli scambi della mattinata statunitense. Prima del rilascio dei dati i prezzi erano intorno ai 52,39 dollari.
La U.S. Energy Information Administration ha dichiarato nel suo report settimanale che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 4,3 milioni di barili nella settimana terminata il 10 luglio. Gli analisti avevano previsto un calo di 1,2 milioni, mentre ieri l’American Petroleum Institute, ha riportato un calo di 7,3 milioni di barili nella scorsa settimana.
Le scorte a Cushing, in Oklahoma, il principale hub di consegna del greggio Nymex, sono aumentate di 438.000 barili la scorsa settimana, rispetto agli 299.000 barili previsti.
Le scorte di greggio USA ammontano a 461,4 milioni di barili, restando vicino ad un livello che in questo periodo dell’anno non si registrava da almeno 80 anni.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte di benzina dovrebbero essere salite di 0,1 milioni di barili, mentre i prodotti raffinati sono aumentati di 3,8 milioni di barili.
I traders del comparto energetico stanno seguendo con interesse i dati sulle scorte nelle ultime settimane, poiché è iniziata la stagione di maggior consumo negli USA.
I futures del greggio scambiati sulla borsa di New York sono andati sotto forte pressione nelle ultime settimane per i timori legati all’aumento della produzione di greggio negli Stati Uniti.
L’agenzia di ricerche Baker Hughes (NYSE:BHI) ha dichiarato venerdì che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è salito di 5 unità a 645, segnando il secondo aumento settimanale consecutivo dopo ventinove settimanale in calo.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a settembre è in calo di 83 centesimi, o dell’1,4%, a 57,85 dollari al barile.
Lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI è di 5,60 dollari al barile, contro i 5,64 dollari segnati alla chiusura di ieri.
I traders del greggio stanno valutando l’impatto dell’accordo sul nucleare di Tehran raggiunto ieri. Il prezzo è inizialmente crollato di oltre il 2% dopo la notizia che l’Iran e le sei maggiori potenze mondiali hanno raggiunto l’attesissimo accordo che prevede la cancellazione delle sanzioni imposte a Tehran in cambio di tagli al programma nucleare del paese.
Tuttavia, verso la fine della seduta, i prezzi sono saliti poiché si prevede che le esportazioni di greggio iraniano impiegheranno molti mesi prima di segnare una vera e propria impennata.