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Talebani stringono presa su Nord Afghanistan mentre Usa lasciano Paese

Pubblicato 10.08.2021, 16:15
Aggiornato 10.08.2021, 16:18
© Reuters. Diversi sfollati a Kabul, in seguito agli scontri tra i Talebani e le forze dell'ordine Afghane. REUTERS/Stringer

KABUL, (Reuters) - I combattenti Talebani hanno stretto la presa sul Nord dell' Afghanistan, mentre i civili sono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni.

Il presidente Ashraf Ghani ha invitato i potenti locali ad appoggiare il suo governo, topo una stupefacente serie di successi dei Talebani, arrivata contemporaneamente al ritiro delle truppe straniere, a guida statunitense, dal Paese. Un funzionario delle Nazioni Unite ha detto che i passi avanti fatti negli ultimi 20 anni in termini di diritti umani sono ora a rischio di essere cancellati.

Nella capitale Kabul, alcuni collaboratori di Ghani spiegano che il presidente sta cercando ora l'aiuto di quelle milizie regionali con cui ha avuto diverse divergenze nel corso degli anni, nella speranza di convincerle a mobilitarsi a difesa del suo governo. Ghani ha anche esortato i civili a difendere "il tessuto democratico" del paese, secondo i suoi collaboratori.

Nella città di Aibak, capitale della provincia di Samangan e sita sulla via principale tra Mazar-i-Sharif e Kabul, i Talebani stanno consolidando il proprio controllo e prendendo possesso degli edifici governativi, secondo persone del luogo.

La gran parte delle forze governative sembrano essersi ritirate.

Per anni, il Nord è rimasto la parte più pacificata del paese, con una presenza talebana ridotta al minimo.

La strategia dei militanti sembra puntare al controllo del Nord, oltre che dei principali valichi di frontiera nel Nord, Ovest Sud del paese, per poi muovere su Kabul.

I Talebani, che combattono per sconfiggere il governo filo-statunitense e reimporre una interpretazione restrittiva della Sharia, la legge religiosa islamica, sono entrati ad Aibak ieri, incontrando solamente una minima resistenza.

Gli Stati Uniti hanno sferrato attacchi aerei per supportare le truppe governative, ma hanno reso chiaro che la difesa del Paese è compito delle forze afghane.

"È la loro lotta", ha detto John Kirby, portavoce del Pentagono.

Gulam Bahauddin Jailani, a capo dell'autorità nazionale per le emergenze, ha spiegato a Reuters che si sta combattendo in 25 delle 34 province del Paese, e che 60.000 famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie case negli ultimi due mesi, rifugiandosi in maggioranza a Kabul.

Circa 400.000 afgani hanno abbandonato le proprie abitazioni nei mesi recenti, e negli ultimi 10 giorni c'è stato un aumento delle persone in fuga verso l'Iran, secondo un funzionario dell'Unione europea.

I Talebani controllano il 65% del territorio afgano, sono in condizione di occupare 11 capitali provinciali e puntano a privare Kabul del tradizionale sostegno delle forze del Nord, secondo il funzionario.

I Talebani, spodestati dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001, sono in condizione di avanzare da diverse direzioni su Mazar-i-Sharif. Se la città cadesse, sarebbe un colpo devastante per il governo di Ghani.

© Reuters. Diversi sfollati a Kabul, in seguito agli scontri tra i Talebani e le forze dell'ordine Afghane. REUTERS/Stringer

Gli Stati Uniti completeranno il ritiro delle proprie forze alla fine di questo mese, nel quadro di un accordo con i Talebani che includeva il ritiro delle forze armate straniere in cambio della promessa di impedire che il territorio afgano venisse usato per attività di terrorismo internazionale.

I Talebani hanno promesso di non attaccare le forze armate straniere che si stanno ritirando, ma non hanno accettato un cessate-il-fuoco con il governo. Le trattative intermittenti che hanno visto coinvolte le forze sul campo si sono rivelate, fino ad ora, infruttuose.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)

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