Investing.com - L'euro è sceso contro la sterlina, in vista delle decisioni sui tassi di interesse da parte sia della Banca centrale europea che della Banca d'Inghilterra nel corso della giornata.
Il cambio EUR/GBP è salito da 0,8928, il minimo dal 28 giugno a 0,8049 durante gli scambi della tarda mattinata europeam in calo dello 0,01%.
Supporto a 0,8858, minimo del 27 giugno e resistenza a 0,9018, massimo di mercoledì.
Si prevede che la BCE alzerà il suo tasso all’1,5% dal 1,25% nel corso della riunione di impostazione della politica monetaria, dopo che il presidente della BCE, Jean-Claude Trichet, ha dichiarato la settimana scorsa che la banca era in “modalità di forte vigilanza”.
Ma la moneta unica è rimasta vulnerabile sulla possibilità che la BCE non deciderà ulteriori rialzi dei tassi quest'anno alla sua conferenza stampa post riunione.
Nel frattempo, le preoccupazioni per la crisi del debito nella zona euro continuano in seguito al declassamente – da parte dell’ agenzia di rating Moody - dei titoli del Portogallo allo status di ‘junk’.
L’euro è sceso rispetto al dollaro statunitense, con EUR/USD in calo dello 0,14% a 1,4298.
La BoE sembrava destinata a lasciare il suo tasso di interesse di riferimento invariato allo 0,5% tra preoccupazioni per la natura irregolare della ripresa economica del Regno Unito.
Il verbale di giugno della riunione di politica della BCE, ha dimostrato che alcuni membri del comitato per la politica monetaria avevano creduto che le prospettive di crescita si fossero indebolite e che fosse necessario un ulteriore stimolo monetario.
Il cambio EUR/GBP è salito da 0,8928, il minimo dal 28 giugno a 0,8049 durante gli scambi della tarda mattinata europeam in calo dello 0,01%.
Supporto a 0,8858, minimo del 27 giugno e resistenza a 0,9018, massimo di mercoledì.
Si prevede che la BCE alzerà il suo tasso all’1,5% dal 1,25% nel corso della riunione di impostazione della politica monetaria, dopo che il presidente della BCE, Jean-Claude Trichet, ha dichiarato la settimana scorsa che la banca era in “modalità di forte vigilanza”.
Ma la moneta unica è rimasta vulnerabile sulla possibilità che la BCE non deciderà ulteriori rialzi dei tassi quest'anno alla sua conferenza stampa post riunione.
Nel frattempo, le preoccupazioni per la crisi del debito nella zona euro continuano in seguito al declassamente – da parte dell’ agenzia di rating Moody - dei titoli del Portogallo allo status di ‘junk’.
L’euro è sceso rispetto al dollaro statunitense, con EUR/USD in calo dello 0,14% a 1,4298.
La BoE sembrava destinata a lasciare il suo tasso di interesse di riferimento invariato allo 0,5% tra preoccupazioni per la natura irregolare della ripresa economica del Regno Unito.
Il verbale di giugno della riunione di politica della BCE, ha dimostrato che alcuni membri del comitato per la politica monetaria avevano creduto che le prospettive di crescita si fossero indebolite e che fosse necessario un ulteriore stimolo monetario.