ROMA (Reuters) - La vittoria dell'outsider Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa rappresenta la "deflagrazione di un'epoca" e la sconfitta della stampa tradizionale, nonché un "vaffanculo generale".
Lo dice oggi Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle sul proprio blog, aggiungendo: "Questa è la prova che questi milioni di demagoghi non sono le persone, ma sono i giornalisti, gli intellettuali, ancorati ad un mondo che non c'è più".
Per il il comico e polemista genovese, ci sono "similitudini" tra la vicenda della candidatura dell'imprenditore newyorkese e quella del M5s: "Siamo nati e non se ne sono accorti, perché abbiamo un giornalismo posdatato che capisce quando qualcosa è già successa. Ed è già troppo tardi. Siamo diventati il primo Movimento politico in Italia e non se ne sono accorti, se ne stanno accorgendo adesso e ancora si chiedono il perché. Andremo a governare e si chiederanno 'ma come hanno fatto? hanno raccolto la rabbia ecc. ecc.'".
Grillo conclude dicendo che "Trump ha mandato a fanculo tutti: massoni, grandi gruppi bancari, cinesi. Magari diventerà un moderato. Lo vedo già che dirà: 'sì, l'ho detto, ma eravamo in campagna elettorale ecc'. Però il mondo è già cambiato".