BRUXELLES (Reuters) - La promessa della Nato di difendere e proteggere qualsiasi alleato sotto attacco è una garanzia senza condizioni fissata nel trattato fondante dell'alleanza, ha ricordato oggi il segretario generale dell'organizzazione Jens Stoltenberg dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa.
Nel corso della campagna elettorale, Trump ha minacciato di abbandonare gli alleati in Europa se non investiranno a sufficienza nella difesa, facendo innervosire gli stati ex sovietici del Baltico, che temono le mosse della Russia dopo l'annessione della Crimea nel 2014.
"La garanzia di sicurezza della Nato è un impegno dei trattati e tutti gli alleati si sono impegnati solennemente alla difesa reciproca, e questo è qualcosa di assoluto e senza condizioni", ha detto Stoltenberg nel corso di una conferenza stampa.
L'ipotesi di Trump di porre condizioni alla difesa degli alleati da parte degli Stati Uniti non era mai stata sollevata da un candidato alla casa Bianca, e pone il neo-presidente in conflitto con gli altri 27 stati membri della Nato.
Dopo la caduta dell'Unione Sovietica, quasi trent'anni fa, gli alleati europei della Nato hanno tagliato le spese per la difesa ai minimi storici, lasciando tre quarti del peso finanziario agli Usa. Ma la politica decisa del presidente russo Vladimir Putin ha cambiato la situazione e l'Europa ha ricominciato a spendere di più, anche se Gran Bretagna, Polonia, Grecia ed Estonia sono i soli paesi europei che rispettano l'obiettivo Nato di spendere almeno il 2% del Pil per la difesa.
Trump ha anche minacciato di ritirare forze dall'Europa se gli alleati non spenderanno di più per la protezione Usa.
Stoltenberg, ex premier norvegese, ha ricordato che l'unica volta in cui la Nato ha attivato il cosiddetto impegno previsto dall'articolo 5 è stato per difendere gli Usa dopo gli attacchi dell'11 settembre 2011.
Il segretario ha anche ricordato che gli alleati Nato partecipano alla missione di stabilizzazione in Afghanistan.
(Robin Emmott)