Investing.com – Comuni in rivolta contro la nuova Tasi; secondo le risultanze di uno studio condotto dall’Ifel (la Fondazione per la finanza locale dell’Anci), la nuova tassa che andrebbe a sostituire la precedente IMU, provocherebbe ai comuni una perdita netta di entrate e quindi l’impossibilità per loro, di garantire un uguale livello d’erogazione di servizi ai cittadini.
La Ifel ha calcolato che per mantenere invariati i servizi attualmente erogati, mancano, con l’applicazione della nuova Tasi, in totale, circa 1,2 miliardi di euro, a fronte dei soli 500 milioni che garantisce la nuova tassa.
A ciò si aggiunga che applicando le regole di calcolo previste, i comuni che hanno già superato la soglia d'applicazione di aliquota del 5,3 per mille, avranno un ridotto margine d’intervento in quanto la nuova Tasi prevede l’insuperabilità del tetto massimo del 6,0 per mille.
Da qui il forte appello dei Comuni al governo affinchè si impegni a trovare le risorse alternative, necessarie a colmare l'ammanco per le minori entrate.
La Ifel ha calcolato che per mantenere invariati i servizi attualmente erogati, mancano, con l’applicazione della nuova Tasi, in totale, circa 1,2 miliardi di euro, a fronte dei soli 500 milioni che garantisce la nuova tassa.
A ciò si aggiunga che applicando le regole di calcolo previste, i comuni che hanno già superato la soglia d'applicazione di aliquota del 5,3 per mille, avranno un ridotto margine d’intervento in quanto la nuova Tasi prevede l’insuperabilità del tetto massimo del 6,0 per mille.
Da qui il forte appello dei Comuni al governo affinchè si impegni a trovare le risorse alternative, necessarie a colmare l'ammanco per le minori entrate.