- Vendite al dettaglio USA. Dati immobiliari, utili
- Tesla è un buy in vista dello split 3-a-1 della prossima settimana
- Target in difficoltà dopo dati deboli su vendite e profitti nel Q2
- Inflazione
- Disordini geopolitici
- Tecnologie rivoluzionarie
- Aumenti dei tassi di interesse
I titoli azionari di Wall Street sono saliti venerdì chiudendo la quarta settimana consecutiva in salita, mentre gli investitori accolgono i segnali che suggeriscono che l'inflazione potrebbe aver raggiunto il suo picco, aumentando le speranze che la Federal Reserve sia meno aggressiva con gli aumenti dei tassi di interesse.
Per la settimana, il blue-chip Dow Jones Industrial Average è salito del 2,9%, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq Composite sono saliti rispettivamente del 3,3% e del 3,1%.
L'S&P 500 è ora in rialzo del 17,9% rispetto al minimo di metà giugno, ma rimane circa l'11% al di sotto rispetto al suo massimo storico di gennaio.
Fonte: Investing.com
Si prospetta un’altra settimana intensa sul fronte degli utili, in attesa dei report di aziende del calibro di Walmart (NYSE:WMT), Home Depot (NYSE:HD), Lowe’s (NYSE:LOW), Kohl's (NYSE:KSS), TJX (NYSE:TJX), Cisco (NASDAQ:CSCO), Applied Materials (NASDAQ:AMAT), Deere (NYSE:DE) e ZIM Integrated Shipping (NYSE:ZIM).
Oltre agli utili, sul calendario economico troviamo i dati su vendite al dettaglio , settore immobiliare (NAHB, nuovi cantieri, concessioni edilizie, mercato dei mutui). Inoltre, la Fed rilascerà i verbali del vertice di luglio.
A prescindere dalla direzione in cui andranno i mercati, di seguito evidenziamo un titolo che potrebbe essere richiesto e un altro che potrebbe subire un ulteriore ribasso.
Precisiamo che il nostro orizzonte temporale si riferisce solo a questa settimana.
Da comprare: Tesla
Mi aspetto che le azioni di Tesla (NASDAQ:TSLA) continuino il loro uptrend nella prossima settimana, poiché gli investitori guardano al frazionamento azionario 3 per 1 del produttore di veicoli elettrici, che entrerà in vigore alla fine del mese.
Secondo la proposta approvata dagli azionisti di Tesla durante l'assemblea annuale della società all'inizio di agosto, ogni azionista registrato mercoledì 17 agosto riceverà un "dividendo" di 2 ulteriori azioni dopo la chiusura degli scambi di mercoledì 24 agosto.
Il titolo Tesla sarà scambiato sulla base di uno split azionario di 3 a 1 a partire da giovedì 25 agosto, rendendo essenzialmente le azioni più economiche di un terzo rispetto a prima.
Di conseguenza, le azioni TSLA, che hanno chiuso la sessione di venerdì a 900 dollari, avranno un prezzo post-split più vicino ai 300 dollari.
Sebbene gli split azionari non siano dei grandi eventi per gli investitori e non abbiano alcun impatto sui fondamentali e sulla valutazione dell'azienda, rendono le azioni più economiche e accessibili ai trader e agli investitori retail.
Infatti, l'ultima volta che Tesla ha diviso le sue azioni - 5 a 1 nell'agosto 2021, le azioni sono salite di ben l'81% dall'annuncio al momento in cui le azioni hanno iniziato a negoziare sulla nuova base rivista dopo lo split.
Oltre all'ottimismo in vista dello split, un altro catalizzatore positivo a sostegno del pioniere dei veicoli elettrici è l'Inflation Reduction Act, approvato dal Senato nel fine settimana.
Secondo la nuova struttura del credito d'imposta contenuta nella legge, i veicoli elettrici di Tesla diventeranno meno costosi per i consumatori statunitensi, il che potrebbe avere un impatto positivo sulla domanda e sulle vendite.
Fonte: Investing.com
Da quando sono scese al minimo di 620,57 dollari il 24 maggio, le azioni Tesla hanno realizzato un balzo impressionante, con un +45% alla chiusura di venerdì.
Nonostante la rimonta, le azioni Tesla sono scese del 14,7% su base annua e sono circa il 28% al di sotto del loro picco record di 1.243,49 dollari, toccato nel novembre 2021.
Alle valutazioni attuali, la società guidata da Elon Musk ha una capitalizzazione di mercato di 940,1 miliardi di dollari, il che la rende la casa automobilistica di maggior valore al mondo, più grande di nomi come Toyota (NYSE:TM), Volkswagen AG (ETR:VOWG), Daimler (OTC:DDAIF), General Motors (NYSE:GM), Ford (NYSE:F) e Honda (NYSE:HMC).
Da vendere: Target
Mi aspetto che il titolo Target (NYSE:TGT) viva una settimana difficile mentre si prepara a rilasciare risultati finanziari deludenti che probabilmente riveleranno un forte rallentamento della crescita degli utili e del fatturato.
Si prevede un utile per azione di 0,71 dollari quando alla presentazione dei dati del secondo trimestre prima della campanella di apertura di mercoledì 17 agosto, con un calo dell'80,5% rispetto all'utile per azione di 3,64 dollari del periodo precedente.
Se confermato, l'utile trimestrale di Target segnerebbe il minimo dal primo trimestre del 2020, indicando l'impatto negativo dell'aumento delle spese operative e dei costi di trasporto e di merci sul suo business.
Intanto, il fatturato è previsto in aumento del 3,7% su base annua a 26 miliardi di dollari con numerosi venti contrari, tra cui le crescenti pressioni inflazionistiche, l'aumento dei tassi di interesse, le preoccupazioni per il rallentamento dell'economia e i problemi legati alla catena di approvvigionamento.
Fonte: InvestingPro+
Al centro dell’attenzione saranno le previsioni di Target per il resto dell'anno, in quanto il colosso della distribuzione si trova ad affrontare un contesto macroeconomico difficile che vede gli americani ridurre le spese per beni discrezionali in un contesto di contrazione del reddito disponibile.
Nonostante il profit warning già annunciato a giugno, ritengo possibile che al gestione di Target riduca ulteriormente le previsioni per riflettere l'aumento delle pressioni sui costi e la diminuzione dei margini operativi, tagliando al contempo i prezzi nel tentativo di smaltire l'invenduto presente sugli scaffali.
Sulla base del mercato delle opzioni, i trader stanno considerando già un grande movimento per il titolo TGT dopo gli utili, con un possibile movimento implicito di circa il 9% in entrambe le direzioni.
Fonte: Investing.com
TGT ha chiuso la seduta di venerdì a 172,48 dollari, con una conseguente valutazione di 80 miliardi di dollari per il colosso della distribuzione di Minneapolis.
Le azioni, che hanno rimbalzato dai loro recenti minimi insieme ai principali indici azionari, sono in calo del 25,5% su base annua e sono circa il 36% al di sotto del loro massimo storico di 268,98 dollari toccato a novembre 2021.
Nota: Al momento della scrittura, l’autore possiede azioni Tesla. Le opinioni dell’autore fornite nella presente analisi non devono essere considerate come un consiglio di investimento.
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