Il piano di aiuti americano da 1,9 mila miliardi di dollari del governo Biden è diventato legge. Ora, lo sviluppo delle infrastrutture con un’attenzione sull’energia pulita probabilmente occuperà una parte importante nei prossimi interventi del Presidente Joseph Biden nel 2021.
Le proposte del governo probabilmente avranno un costo di almeno 2 mila miliardi di dollari. Questo programma finanziato dal deficit dovrebbe contribuire a rivitalizzare l’economia statunitense.
L’agenzia di consulenza gestionale McKinsey sottolinea che:
“Nel 2015, l’Ufficio per il Bilancio del Congresso, apartitico, ha stimato che ogni dollaro speso sulle infrastrutture ha generato un vantaggio economico fino a 2,20 dollari. Il Consiglio dei Consulenti Economici USA ha calcolato che un miliardo di dollari di investimenti su infrastrutture per i trasporti supporta 13.000 posti di lavoro all’anno”.
In altre parole, le spese per le infrastrutture sono vitali per la crescita sostenibile di un’economia. Abbiamo già parlato di ETF che potrebbero essere adatti agli investitori che vogliono avere esposizione ad aziende che potrebbero trarre vantaggio dalle prossime iniziative del governo. Oggi proseguiremo quel discorso.
1.iShares Global Clean Energy ETF
Prezzo attuale: 24,73 dollari
Range su 52 settimane: 8,08 - 34,25 dollari
Rendimento dividendo: 0,33%
Percentuale di spesa: 0,46% all’anno
L’iShares Global Clean Energy ETF (NASDAQ:ICLN) offre esposizione ad aziende globali che producono energia dal sole, dal vento e da altre fonti di energia alternative. Il fondo ha cominciato gli scambi nel giugno 2008 e gli asset netti sfiorano i 5,8 miliardi di dollari.
Grafico settimanale ICLN
Secondo il Center for Climate and Energy Solutions (C2ES):
“L’energia rinnovabile è la fonte di energia con la crescita più rapida negli Stati Uniti … Le rinnovabili rappresentano il 26,2% della generazione di elettricità globale nel 2018. Si prevede che questa percentuale aumenti al 45% entro il 2040. La maggior parte dell’incremento probabilmente sarà dovuto ad energia solare, eolica ed idroelettrica”.
ICLN, che replica i ritorni dell’indice S&P Global Clean Energy, al momento ha 30 possedimenti. In termini di allocazione geografica, in cima alla lista troviamo aziende statunitensi, con oltre il 35%, seguite da Cina (11,36%), Nuova Zelanda (8,17%) e Danimarca (7,76%). I primi tre settori del fondo includono Elettricità Rinnovabile (36,86%), Attrezzature di Semiconduttori (16,81%) e Servizi Elettrici (15,03%).
I 10 maggiori possedimenti rappresentano quasi il 50% del fondo. Tra questi troviamo: Plug Power (NASDAQ:PLUG), che si focalizza su sistemi di celle a combustibile a idrogeno; Enphase Energy (NASDAQ:ENPH), che produce impianti micro-inverter per l’industria fotovoltaica solare; l’austriaca Verbund (OTC:OEZVY), che produce elettricità tramite energia idrica; il produttore cinese di polisilicio Daqo New Energy (NYSE:DQ); ed il produttore spagnolo di impianti di energia rinnovabile Siemens Gamesa Renewable Energy (OTC:GCTAY).
Sull’ultimo anno, ICLN ha visto ritorni di circa il 155% ed ha segnato un massimo storico ad inizio gennaio. Tuttavia, da allora, sono cominciate le prese di profitto e il fondo ora registra un crollo di oltre il 10% sul 2021. Considerata l’alta volatilità presente in generale sui mercati, le azioni che compongono il fondo probabilmente saranno altalenanti nelle prossime settimane. Tuttavia, gli investitori a lungo termine potrebbero trovare valore a questi livelli.
2.Global X U.S. Infrastructure Development ETF
Prezzo attuale: 24,41 dollari
Range su 52 settimane: 19,77 - 24,94 dollari
Rendimento dividendo: 1,96%
Percentuale di spesa: 0,40% all’anno
Il Global X U.S. Infrastructure Development ETF (NYSE:PAVE) investe su società che potrebbero trarre vantaggio da un aumento dell’attività legata alle infrastrutture negli Stati Uniti. Ad esempio, produttori di materiali grezzi, nonché aziende ingegneristiche, edili e di macchinari pesanti. Il fondo ha cominciato gli scambi nel marzo 2017 e gli asset netti ammontano a 1,9 miliardi di dollari.
Grafico settimanale PAVE
PAVE, che ha 101 possedimenti, replica i ritorni dell’indice Indxx U.S. Infrastructure Development Index. Circa il 30% dei fondi sono investiti nei primi dieci nomi. Quindi, i movimenti di un singolo titolo non possono influenzare significativamente il prezzo dell’ETF.
Tra i maggiori possedimenti troviamo: Deere (NYSE:DE), che produce macchine e macchinari pesanti per il settore agricolo ed edile; il produttore di tecnologie per la movimentazione Parker-Hannifin (NYSE:PH); il gruppo di gestione energetica Eaton (NYSE:ETN); Emerson Electric (NYSE:EMR), che offre software e soluzioni ingegneristiche tra cui tecnologie per l’automazione e il clima; e Vulcan Materials (NYSE:VMC), che fornisce aggregati per costruzioni (come pietrisco, sabbia e ghiaia) e produce miscele di asfalto.
Negli ultimi 12 mesi, PAVE ha visto un’impennata di circa il 92%. Ha segnato un massimo storico a marzo e continua ad essere scambiato a quel livello. Considerato il considerevole rialzo del prezzo, sono probabili prese di profitto a breve termine nelle prossime settimane. Gli investitori che credono che le società di infrastrutture possano trarre vantaggio da ulteriori spese governative negli USA troverebbero un valore migliore intorno ai 22,5 dollari. E dovrebbero tenere d’occhio PAVE.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.