- I titoli azionari questa settimana sono stati spaventati dai commenti interventisti del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
- Gli investitori ora si aspettano che la Fed alzi i tassi ancor più aggressivamente del previsto, rischiando una recessione pur di domare l’inflazione.
- Consiglio di comprare le azioni di Dow Inc. e Phillips 66 per affrontare il trambusto scatenato dalla Fed, grazie ai loro payout dei dividendi crescenti, alle valutazioni ragionevoli ed ai forti fondamentali.
- Rapporto P/E: 8,7
- Rendimento dividendo: 4,9%
- Capitalizzazione di mercato: 39 miliardi di dollari
- Performance sull’anno in corso: +9,3%
- Rapporto P/E: 4,3
- Rendimento dividendo: 4,2%
- Capitalizzazione di mercato: 46,9 miliardi di dollari
- Performance sull’anno in corso: -2,8%
1. Dow Inc.
Tra il dividendo forte, la valutazione allettante, il bilancio solido e l’enorme riserva di liquidità, ritengo che le azioni di Dow Inc. (NYSE:DOW) siano un acquisto saggio nel contesto attuale. Il colosso globale di prodotti chimici ha dimostrato nel tempo di poter sostenere tassi alti e dare comunque agli investitori dei solidi payout, grazie al suo business model redditizio ed ai fondamentali solidi come una roccia.
Fonte: InvestingPro
Nell’ambito del suo costante sforzo per restituire più capitale agli investitori, la compagnia ha restituito 4,3 miliardi di dollari agli azionisti nel 2022, tra buyback e dividendi. Dow al momento offre un payout trimestrale di 0,70 dollari per azione, che implica un dividendo annuo di 2,80 dollari per azione ad un rendimento del5,08%, uno dei più alti del settore.
Inoltre, il titolo Dow è scambiato ad un multiplo prezzo/utili (P/E) forward di meno di9,0, decisamente un affare rispetto ad altre compagnie chimiche, come DuPont de Nemours (NYSE:DD) (32,5),Air Products and Chemicals (NYSE:APD) (27,8)e Eastman Chemical (NYSE:EMN) (12,9).
Le azioni sono schizzate nelle ultime settimane, col titolo DOW che ha registrato un rialzo di quasi il 30% dopo essere crollato al minimo di 52 settimane di metà ottobre di 42,91 dollari, un livello che non si vedeva dall’agosto 2020.Il titolo ha chiuso la seduta di ieri a 55,10 dollari, con una valutazione di 39,01 miliardi di dollari per la compagnia di Midland, Michigan.
Non sorprende che i modelli quantitativi di InvestingPro indichino un rialzo del 28,1% del titolo Dow nei prossimi 12 mesi, portando le azioni vicine al loro fair value di 70,59 dollari.
2. Phillips 66
Phillips 66 (NYSE:PSX), che ha debuttato in borsa come spin-off di ConocoPhillips (NYSE:COP) nel 2012, è una delle principali aziende energetiche di produzione e logistica del paese.
Sono dell’idea che questa compagnia petrolifera diversificata, con sede a Houston, sia un nome solido da possedere nel contesto attuale, considerati gli sforzi in atto per restituire denaro agli azionisti, a prescindere dalle condizioni economiche.
Fonte: InvestingPro
Con una quantità record di liquidità, Phillips 66, che alza il dividendo annuo da 11 anni consecutivi, ha restituito 3,3 miliardi di dollari agli azionisti nel 2022. Di recente ha approvato un aumento dell’8% del dividendo trimestrale, da 0,97 a 1,05 dollari per azione, a partire da questo trimestre.
Il nuovo dividendo si traduce in un payout annuo di 4,20dollari per azione, in salita dai 3,88 attuali. Al momento della scrittura, il titolo PSX rende ben il4,15% al prezzo di chiusura di ieri, più del rendimento dei decennali USA di circa il3,80% e più del doppio del rendimento implicito dell’indice S&P 500 dell’1,58%.
La compagnia ha inoltre aumentato il programma di riacquisto azioni di 5 miliardi di dollari, rispecchiando il suo impegno a migliorare il valore per gli azionisti, grazie al forte bilancio e alla prevista crescita dei flussi di cassa disponibili.
Oltre al sostanziale payout del dividendo e al programma di riacquisto azioni, Phillips 66 è allettante anche per via della valutazione conveniente. La compagnia è scambiata ad appena 4,3 volte gli utili forward, decisamente in sconto rispetto alla media di mercato.
PSX ha chiuso a 101,14 dollari ieri sera, con una valutazione di poco meno di 47 miliardi di dollari. Le azioni della compagnia con sede in Texas sono balzate del 27,5% nell’ultimo anno, grazie al forte rialzo dei prezzi degli energetici nel 2022.
Come previsto, il fair value medio per il titolo Phillips 66 su InvestingPro in base a numerosi modelli di valutazione, compresi i multipli P/E, implica un rialzo del 27,9% dall’attuale valore di mercato.
***
Nota: Al momento della scrittura, sono short su S&P 500 e Nasdaq 100 tramite il ProShares Short S&P 500 ETF (SH) ed il ProShares Short QQQ ETF (PSQ). Ribilancio regolarmente il mio portafoglio di singoli titoli ed ETF in base alla valutazione del rischio attuale sia del contesto macroeconomico che dei dati finanziari delle compagnie. Le opinioni presentate in questo articolo sono unicamente l’idea dell’autore e non devono essere considerate un consiglio di investimento.