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2 titoli legati al greggio che potrebbero beneficiare dal dominio dello scisto USA

Pubblicato 28.03.2019, 13:46
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Gli aspetti economici dei mercati energetici stanno cambiando rapidamente. La rivoluzione dello scisto ha posizionato gli Stati Uniti sulla strada giusta per diventare uno dei principali esportati di greggio al mondo nei prossimi anni. Se dovesse succedere, sconvolgerebbe drasticamente le dinamiche del mercato energetico.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia stima che le esportazioni petrolifere totali americane, compresi greggio e prodotti raffinati come benzina e gasolio, raggiungeranno circa nove milioni di barili al giorno entro cinque anni, in salita da appena un milione del 2012. Se le previsioni dovessero rivelarsi corrette, gli Stati Uniti supererebbero la Russia e sarebbero vicini a spodestare l’Arabia Saudita dalla storica posizione in cima all’elenco degli esportatori di greggio e prodotti raffinati entro il 2024.

Queste prospettive altamente ottimistiche rappresentano una buona opportunità per i tori del greggio a lungo termine di scegliere titoli petroliferi ben posizionati per trarre vantaggio dal dominio energetico USA, specialmente quelle compagnie che sono in crescita ed hanno ampie capacità di processare prodotti petroliferi. Tenendo in mente questi presupposti, ecco due importanti titoli energetici che rientrano bene in questa strategia.

1. Devon Energy: forte attenzione sulla crescita

Ci piace il titolo della Devon Energy Corp. (NYSE:DVN), di Oklahoma City, per approfittare della forza del greggio USA. La compagnia sta trasformando la sua struttura aziendale per diventare solamente produttore di scisto ed ha reso una priorità la restituzione del denaro in eccesso agli investitori.

Nell’ambito del suo piano per diventare una compagnia focalizzata sullo scisto, Devon ha eliminato più di 30 miliardi di dollari di asset negli ultimi anni. Il mese scorso, ha annunciato che completerà la sua trasformazione entro la fine di quest’anno dopo aver finalizzato le ultime transazioni, tra cui la completa uscita dalle sabbie bituminose canadesi.

“Devon sta prendendo delle iniziative aggressive, significative e decisive per migliorare la struttura dei costi operativi ed aziendali”, spiega Jeff Ritenour, vice presidente esecutivo e direttore finanziario. “La combinazione della vendita degli asset con costi maggiori e dell’attivazione di una nuova produzione a costi inferiori, insieme al nostro impegno per una riduzione dei costi annui di almeno 780 milioni di dollari, dovrebbe spingere i costi unitari di oltre il 20% entro il 2021”.

Secondo le stime di Devon, la produzione petrolifera USA potrà essere aumentata ad un tasso annuo di circa il 15% generando flussi di cassa positivi se il greggio dovesse essere scambiato a 46 dollari al barile o più. Devon intende restituire il denaro in eccesso agli azionisti tramite aumenti dei dividendi e riacquisti di azioni aggressivi. La compagnia ha fornito un aumento del 50% dei payout agli investitori negli ultimi due anni ed ha aumentato i riacquisti di azioni a 5 miliardi di dollari. Una volta completato, questo massiccio piano di riacquisto di azioni ridurrà le azioni della compagnia in circolazione del 30%.

Devon Weekly Chart

Gli investitori del greggio amano questa combinazione in cui le compagnie riescono ad avere flussi di cassa positivi ed una base solida per ricompensare i loro investitori con i dividendi. Scambiato a 31,60 dollari, le azioni di Devon sono schizzate di quasi il 40% quest’anno. La compagnia paga un dividendo annuo da 0,36 dollari ad azione con un rendimento annuo dell’1,14%.

2. Exxon Mobil: un gigante che offre diversificazione

Se volete diversificazione nel mondo del greggio e del gas, allora Exxon Mobil (NYSE:XOM) è quello che fa per voi. La compagnia possiede di tutto, dalle trivellazioni alla raffinazione, alla regione dello scisto USA. E sebbene il titolo difficilmente produrrà massicci guadagni per gli investitori, resta uno dei migliori da comprare se siete tori degli energetici a lungo termine. Il colosso multinazionale del greggio e del gas ha inoltre adottato un approccio orientato al futuro migliorando le prospettive di crescita, al contrario di altri importanti produttori che stanno cercando di stabilizzare le proprie azioni riducendo le spese più grosse.

L’Amministratore Delegato di Exxon, Darren Woods, ritiene che il settore petrolifero necessiti di una iniezione significativa di nuovi investimenti per affrontare le nuove sfide che si trova davanti ed ha intrapreso un piano da 230 miliardi di dollari per rivitalizzare la compagnia, mirando alle opportunità di trivellazione in tutto il mondo.

Queste comprendono i giacimenti di scisto nel Texas occidentale, gli impianti di esportazione di gas naturale in Papua Nuova Guinea, una serie di enormi scoperte nella nazione sudamericana della Guyana e gli sviluppi in Mozambico e Brasile.

Exxon Weekly Chart

Scambiato a 80,34 dollari alla chiusura di ieri, il titolo di XOM ha segnato un rimbalzo del 18% nel 2019 ed offre un dividendo annuo di 3,28 dollari ad azione, con un rendimento di oltre il 4%. Con flussi di cassa solidi ed un portafoglio di asset diversificato, Exxon Mobil è ben posizionato per beneficiare dal boom del petrolio USA.

Morale della favola

C’è una miriade di fattori a breve termine che potrebbero giocare un ruolo determinante per decidere la direzione del mercato del greggio. Ma se il vostro orizzonte di investimento è a lungo termine, allora dovreste focalizzarvi sulle compagnie in grado di sopravvivere ai peggiori ribassi economici continuando ad offrire valore a lungo termine. Pensiamo che sia Devon che Exxon Mobil rispondano a questa descrizione.

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