Dal lancio del primo ETF, SPDR® S&P 500 (NYSE:SPY) nel 1993, il mercato degli ETF negli USA è cresciuto in maniera considerevole.
Oggi parleremo di tre ETF low-cost con percentuali di spesa annuali basse. Potrebbero attirare tanti lettori, tra cui i nuovi investitori che potrebbero costruire i loro portafogli a lungo termine.
1. Vanguard S&P 500 ETF
- Prezzo attuale: 409,15 dollari
- Range su 52 settimane: 295,04 - 408,07 dollari
- Rendimento dividendo: 1,30%
- Percentuale di spesa: 0,03%
Il Vanguard S&P 500 ETF (NYSE:VOO) offre accesso alle azioni di aziende quotate sull’indice S&P 500 che segue. Il fondo ha iniziato gli scambi nel settembre 2010.
I principali settori sono: information technology (27,40%), sanitari (13%), consumer discretionary (12,30%) e finanziari (11,3%).
I dieci nomi maggiori rappresentano il 28,5% degli asset totali di 753,5 miliardi. Tra questi: Apple (NASDAQ:AAPL), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Amazon (NASDAQ:AMZN), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG) e Facebook (NASDAQ:FB).
Nell’ultimo anno il fondo è in salita del 33% ed ha toccato un massimo storico negli ultimi giorni. Il rapporto P/E e quello P/B sono rispettivamente di 26,9 e 4,4.
È difficile sapere quanto durerà l’uptrend nei mercati. Crediamo che ci saranno delle prese di profitto sul breve termine nelle prossime settimane. Gli investitori buy-and-hold alla ricerca di un fondo low-cost che offre esposizione alle maggiori aziende statunitensi potrebbe considerare di acquistare al ribasso VOO.
2. SPDR Portfolio S&P 600 Small Cap ETF
- Prezzo attuale: 43,53 dollari
- Range su 52 settimane: 26,05 - 45,41 dollari
- Rendimento dividendo: 1,01%
- Percentuale di spesa: 0,05%
Il SPDR® Portfolio S&P 600 Small Cap ETF (NYSE:SPSM) offre esposizione ai titoli di aziende USA small cap. Il fondo ha iniziato gli scambi nel luglio 2013 e possiede circa 4,1 miliardi di dollari in asset.
SPSM, che segue i ritorni del S&P Small Cap 600® Index, attualmente possiede azioni da 611 aziende. I principali settori sono: industriali (17,7%), finanziari (17,7%), consumer discretionaries (14,42%) e sanitari (11,35%).
Tra i principali nomi: Omnicell (NASDAQ:OMCL), Saia (NASDAQ:SAIA), Power Integrations (NASDAQ:POWI), Exponent (NASDAQ:EXPO) e Stamps.com (NASDAQ:STMP).
Nell’ultimo anno il fondo è salito del 47% ed ha toccato un massimo pluriennale a giugno. Il rapporto P/E e quello P/B sono rispettivamente di 15,41 e 2,11. Nonostante la recente performance positiva delle aziende small-caps, crediamo che molti dei nomi dell’SPSM attirino ancora e potrebbero creare valore per gli azionisti nei prossimi trimestri.
3. iShares MSCI Emerging Markets ex China ETF
- Prezzo attuale: 61,43 dollari
- Range su 52 settimane: 44,50 - 63,74 dollari
- Rendimento dividendo: 1,37%
- Percentuale di spesa: 0,25%
L’iShares MSCI Emerging Markets ex China (NASDAQ:EMXC) investe in azienda large-cap e mid-cap dei mercati emergenti, escludendo la China. Il fondo ha iniziato gli scambi nel 2017.
EMXC, che possiede azioni da 609 aziende, segue il MSCI Emerging Markets ex China Index. Le aziende del fondo hanno sede in Taiwan (21,98%), Corea del Sud (20,41%), India (16,54%), Brasile (8,10%), Sud Africa (5,44%), Russia (5,25%) e altri paesi.
Taiwan Semiconductor Manufacturing (NYSE:TSM), Samsung Electronics (OTC:SSNLF), Indian Reliance Industries (OTC: RYNIY) e Vale (NYSE:VALE) sono tra i nomi principali del fondo EMXC. I dieci nomi maggiori rappresentano il 38% degli asset totali di 971,7 milioni.
Nell’ultimo anno il fondo è salito del 29% ed ha toccato un massimo storico a giugno. Il rapporto P/E e quello P/B sono rispettivamente di 21,30 e 2,06. Nel caso di prese di profitto nel breve termine, gli investitori nel lungo termine dovrebbero cercare di entrare ad un livello di 60 dollari o inferiore.
Visti gli sviluppi normativi in Cina nel 2021, molte azioni cinesi, specialmente quelle nei settori tech e formazione online sono andati sotto pressione. Di conseguenza, un fondo come EMXC potrebbe essere appropriato per i lettori che temono le prospettive a breve termine per i titoli cinesi.