Gli investitori dovrebbero prepararsi ad un’altra settimana volatile sui mercati azionari, mentre prosegue la guerra tra Russia ed Ucraina ed i contagi da COVID 19 aumentano in Europa e Cina.
La Russia ha reso noto di aver utilizzato i missili ipersonici “Kinzhal” per la prima volta per colpire un obiettivo dell’Ucraina occidentale, secondo i media. Il Presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che le trattative di pace sono “l’unica chance” della Russia, dato il crescente numero di paesi che impongono sanzioni, ed ha invitato Mosca a prenderle seriamente.
Nella scorsa settimana, una possente ripresa dei titoli tech e growth ha aiutato il mercato a registrare la settimana migliore dell’anno, dopo che la Federal Reserve ha alzato il tasso di interesse di riferimento per la prima volta dal 2018. L’S&P 500 è schizzato di circa il 6,2% sulla settimana, mentre il NASDAQ 100 dell’8,2%, ed il Dow del 5,5%.
Mentre i contagi da COVID vedono una nuova impennata in Europa e Cina, gli investitori seguiranno gli ultimi report trimestrali da alcune delle maggiori società USA, che dovrebbero fornire ulteriori indizi sulla domanda dei consumatori e l’impatto dei problemi di approvvigionamento.
Di seguito, tre titoli mega-cap su cui ci concentreremo questa settimana:
1. Nike
Il colosso dell’abbigliamento sportivo, Nike (NYSE:NKE), pubblicherà gli utili del terzo trimestre fiscale 2022 nella giornata di lunedì 21 marzo, dopo la chiusura dei mercati. Gli analisti, in media, stimano utili per azione di 0,7158 dollari e vendite di 10,63 miliardi di dollari.
Il titolo NKE è in difficoltà quest’anno, con il più grande marchio sportivo del mondo che fatica a superare i problemi dovuti alla variante Omicron nelle sue fabbriche in Asia. Le chiusure hanno danneggiato le vendite in Cina e in altri mercati asiatici nel trimestre precedente.
Nike ha detto agli investitori a dicembre che le fabbriche in Vietnam sono tornate in attività, dopo aver dovuto cancellare ordinativi per circa 130 milioni di unità. Sebbene la domanda resti debole in Cina, dove il governo sta ancora chiudendo le città per limitare la diffusione del COVID, la ripresa delle vendite in Nord America ed Europa sta compensando in parte le perdite.
Il titolo Nike, crollato di circa il 21% quest’anno, venerdì ha chiuso a 131,24 dollari, dopo essere rimbalzato di oltre il 3% nella seduta.
2. Adobe Systems
Adobe Systems (NASDAQ:ADBE) pubblicherà gli utili del primo trimestre 2022 martedì 22 marzo dopo la chiusura dei mercati. Il produttore di Photoshop ed altri prodotti software e di infrastrutture dovrebbe riportare utili per azione di 3,34 dollari su vendite di 4,24 miliardi di dollari.
La società di San José, California, che compete con Salesforce.com (NYSE:CRM) nel segmento della tecnologia marketing ed e-commerce, sta cercando di spingere la crescita espandendo la sua offerta aziendale e rafforzando la sua divisione core di software creativo.
A dicembre, Adobe ha previsto ricavi per il primo trimestre fiscale e l’intero anno fiscale 2022 che hanno deluso le stime degli analisti, attribuendone la responsabilità ad un dollaro forte contro le valute estere e ad un primo trimestre più lungo nel 2021.
Adobe da molto tempo domina il mercato dei software di design digitale per professionisti, ma si trova davanti una maggiore concorrenza, in quanto offre strumenti per rendere più facile agli utenti domestici creare grafiche, video ed altri contenuti online. Il titolo Adobe è crollato di circa il 20% quest’anno, circa il doppio rispetto all’indice NASDAQ 100. Il titolo venerdì ha chiuso a 453,33 dollari.
3. General Mills
General Mills (NYSE:GIS), il produttore dei cereali Cheerios, dello yogurt Yoplait e delle barrette Nature Valley, pubblicherà gli utili del Q3 fiscale 2022 mercoledì 23 marzo, prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti, in media, stimano utili per azione di 0,78 dollari e vendite di 4,56 miliardi di dollari.
Nel suo aggiornamento sugli utili il mese scorso, la società ha reso noto che le gravi carenze di approvvigionamenti faranno sì che le sue spedizioni USA restino parecchio indietro rispetto alla performance delle vendite al dettaglio dell’indicatore Nielsen nel Q3. Di conseguenza, la società si aspetta che le vendite nette organiche del Q3 salgano del 2-3%, mentre gli utili operativi rivisti su valuta costante scendano nel range basso delle due cifre rispetto all’anno scorso.
In una dichiarazione del 22 febbraio, GIS ha spiegato:
“La società ha adottato azioni per risolvere questi problemi di approvvigionamento a breve termine e si aspetta di migliorare i livelli di assistenza ai clienti e di registrare una solida crescita nel quarto trimestre”.
GIS sta anche cercando di ristrutturare il suo portafoglio in un’era in cui i consumatori stanno rapidamente cambiando le loro abitudini alimentari, scegliendo prodotti più freschi, più sostenibili e con meno zucchero. Il titolo venerdì ha chiuso a 62,41 dollari, con un crollo di circa il 7% sull’anno.