I mercati azionari statunitensi probabilmente resteranno volatili questa settimana, con l’attenzione degli investitori rivolta alla guerra russo-ucraina inaspritasi nel fine settimana, mentre si riducono le speranze di una risoluzione diplomatica.
Tuttavia, l’S&P 500 ha registrato un rialzo settimanale dopo le forti oscillazioni viste all’inizio della scorsa settimana. I titoli azionari sono crollati sulla notizia dell’invasione russa, ma poi sono rimbalzati. L’SPX ha esteso il rimbalzo a venerdì, salendo di oltre il 2% nell’ultimo giorno di scambi della settimana.
Il maggiore impatto di questa crisi, finora, data la posizione della Russia di importante esportatore di materie prime, si è visto sui mercati energetici, con il petrolio inizialmente schizzato la scorsa settimana: il Brent è balzato a 105 dollari al barile prima di attestarsi a poco meno di 95 dollari venerdì.
A parte la crisi russo-ucraina, gli investitori aspettano degli importanti report sugli utili. Ecco i tre che seguiremo:
1. Salesforce.com
Salesforce.com (NYSE:CRM), che vende alle aziende software aziendali e servizi basati su cloud per la gestione dei rapporti con i clienti, pubblicherà gli utili del Q4 fiscale 2022 martedì 1° marzo dopo la chiusura dei mercati. Dovrebbe riportare 7,27 miliardi di dollari di ricavi e 0,75 dollari di utili per azione.
A novembre, nel report del Q3 dell’anno fiscale 2022, la società di San Francisco aveva dato previsioni su ricavi e profitti dello scorso trimestre che avevano deluso le stime degli analisti, a causa delle difficoltà legate ad Omicron. Dal report, il titolo CRM sta scendendo. Sull’anno è crollato del 18%, chiudendo venerdì a 208,09 dollari.
Altri produttori di software aziendali hanno pubblicato risultati negli ultimi mesi che hanno mostrato delle difficoltà simili a quelle di Salesforce, con tassi di crescita in linea con le aspettative degli investitori.
A novembre, la società di San Francisco ha promosso Bret Taylor a co-amministratore delegato insieme a Marc Benioff, rimasto presidente del board. Taylor è presidente e direttore operativo dal 2019.
2. Costco Wholesale
Uno dei maggiori distributori USA, Costco Wholesale (NASDAQ:COST), pubblicherà i risultati del secondo trimestre fiscale 2022 giovedì 3 marzo dopo la chiusura. Gli analisti stimano utili per azione di 2,75 dollari e vendite di 51,35 miliardi di dollari.
Costco ha detto agli investitori a dicembre che la società sta riuscendo a mantenere gli scaffali pieni nonostante i ritardi nei porti, la carenza di materie prime, l’aumento del costo del lavoro e la difficoltà nel trovare abbastanza autisti per i camion.
La sua selezione di prodotti relativamente ridotta rappresenta un vantaggio nel mantenere pieni i magazzini, rispetto a società che vendono un’ampia gamma di prodotti, secondo il direttore finanziario Richard Galanti.
Gli ultimi risultati probabilmente mostreranno che le vendite sono rimaste forti sulla scia dell’aumento dell’attività dei consumatori dopo la riapertura dell’economia. Questa forza ha aiutato il titolo Costco a registrare uno straordinario rally nell’ultimo anno, con +55%. Venerdì ha chiuso a 517,49 dollari.
3. Zoom Video Communications
Zoom Video (NASDAQ:ZM) pubblicherà gli utili del quarto trimestre dell’anno fiscale 2022 dopo la chiusura dei mercati nella giornata di lunedì 28 febbraio. Gli analisti stimano utili per azione di 1,07 dollari e vendite di 1,05 miliardi di dollari.
Il leader delle piattaforme di videocomunicazione ha prosperato durante la pandemia, quando l’ordine di stare a casa ed il trend del lavoro da remoto hanno spinto significativamente le vendite della società di San José, California. In quel periodo, vendite e profitti hanno costantemente battuto le stime ogni trimestre e la società ha continuato ad alzare le sue previsioni.
Ma quel boom delle vendite sta rallentando con la riapertura delle economie e molte attività (compresi il lavoro in ufficio e le riunioni d’affari in presenza) che stanno riprendendo. Zoom prevede un numero di grandi clienti minore del previsto per il Q4. Questa stima debole sta pesando sul suo titolo, che ha perso circa un terzo del valore quest’anno. Venerdì ha chiuso a 125,32 dollari.
Gli investitori seguiranno da vicino l’aumento dei clienti aziendali di Zoom, per capire se la crescita della sua piattaforma di riunioni online, diventata uno strumento onnipresente durante la pandemia, abbia raggiunto il picco.