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La prossima settimana potremmo vedere un forte crack sul mercato azionario

Pubblicato 24.04.2020, 16:26
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Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

L’indice S&P 500 è schizzato nettamente dai minimi di marzo, ma stanno emergendo dei crack che suggeriscono che la recente corsa dei tori potrebbe essere seriamente a rischio. Nelle ultime settimane si sono sviluppate infatti alcune divergenze che indicano che il recente rally potrebbe essere il risultato di solo una manciata di titoli azionari. Se dovesse dimostrarsi vero, allora gli utili della prossima settimana potrebbero essere vitali.

Mentre l’ETF S&P 500 (SPY (NYSE:SPY)) sta salendo, l’ETF dell’indice a bassa capitalizzazione Russell 2000 (NYSE:IWM) è rimasto indietro, così come gli ETF Emerging Markets (NYSE:EEM) e All-World EX-US (NASDAQ:ACWX).

Il significativo rialzo dell’indice S&P 500 sembra essere merito di compagnie come Microsoft (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT), Amazon.com (NASDAQ:AMZN) (NASDAQ:AMZN), Apple (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) ed Alphabet (NASDAQ:GOOGL) che sono salite. Queste quattro compagnie hanno un peso di quasi il 18% sull’ETF S&P 500 SPDR.

Performance superiore

SPY, IWM, EEM, ACWX 300-Minute Price Chart

Grafico prezzo su 300 minuti SPY, IWM, EEM, ACWX

Dal 23 marzo, l’ETF S&P 500 è schizzato di oltre il 25%, mentre l’ETF Russell 2000 ha segnato +20,5%, l’ETF Emerging Market +16,3% e l’ETF All-World EX US è salito del 17,9%. I guadagni dell’indice S&P 500 sembrano stare avendo una performance superiore non uniforme a quella degli altri gruppi, il che suggerisce che il recente rally sta favorendo solo le compagnie più grandi sul mercato azionario.

In testa alla carica

Amazon è stato di gran lunga quello con la performance più influente dopo il bottom del 16 marzo, schizzando di oltre il 41,9%, mentre Microsoft ha visto un’impennata del 26,6% e l’indice S&P 500 è salito del 16,4%. Questi due titoli sono stati determinanti per aiutare l’indice S&P 500 a riprendersi e, se dovessero vacillare, potrebbero trascinare con loro il mercato generale in modo significativo.

SPY, AMZN, GOOGL, MSFT, APPL 300-Minute Price Chart

Grafico prezzo su 300 minuti SPY, AMZN, GOOGL, MSFT, APPL

Apple ed Alphabet hanno visto rimbalzi del 14% e del 17,9% nello stesso periodo, rispettivamente. Non necessariamente si aggiungono al rialzo generale dei mercati, ma sicuramente contribuiscono a supportare il rally. La forte performance di questi quattro titoli ed il loro peso maggiore sull’indice hanno fatto sì che le azioni stiano salendo in modo sproporzionato rispetto ad altri segmenti del settore, a quanto pare.

La cosa fondamentale è che ciascuna di queste quattro compagnie pubblicherà i risultati trimestrali nella settimana del 27 aprile. Alphabet li rilascerà il 28 aprile, Microsoft il 29 e Apple ed Amazon il 30. Il che significa che la prossima settimana sarà probabilmente cruciale per il mercato e sarà determinante per l’andamento delle prossime.

Il mercato inoltre potrebbe essere messo a rischio se una di queste quattro compagnie dovesse deludere fortemente con i risultati o fornire previsioni cupe sull’attuale stato dei loro affari. Un simile evento potrebbe far ritracciare gran parte dei recenti guadagni alla performance superiore dei titoli ad alta capitalizzazione dell’indice S&P 500. Ma, proprio per via della performance superiore delle ultime settimane, il ribasso potrebbe essere più netto e più grave.

Al contrario, risultati positivi e previsioni su un panorama economico migliore potrebbero far salire ancora di più i prezzi. E ciò farebbe aumentare ancora di più il divario tra l’indice S&P 500 e gli altri segmenti.

L’incertezza e lo scompiglio causati dalla diffusione del coronavirus significano che la situazione attuale è piena di vari rischi. Queste quattro compagnie sono le più grandi per capitalizzazione di mercato negli USA ed hanno i mezzi per sopravvivere all’attuale downturn economico. E questo è quasi certamente uno dei principali fattori che stanno convincendo gli investitori a fiondarsi sui loro titoli.

Ma significa anche che qualunque cosa possa andare contro questa idea potrebbe far virare rapidamente verso il basso sia questi titoli che l’intero mercato.

Nota: Michael Kramer ed i clienti di Mott Capital possiedono azioni di Microsoft, Apple ed Alphabet

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