Alla luce della solida ripresa dell’economia canadese, è aumentata significativamente la probabilità che la Banca del Canada (BoC) alzi i tassi di 25 punti base alla riunione di politica monetaria del 6 settembre.
Come dimostra il forte rapporto sul PIL del T2, da cui emerge un tasso di crescita del 4,5%, l’economia si è espansa più di quanto previsto dalla BoC.
Il miglioramento del mercato del lavoro e immobiliare suggerisce che l’inflazione continuerà a crescere. L’economia canadese si sta espandendo più rapidamente e ciò costringe i membri a ignorare l’attuale debolezza dell’inflazione e ad adeguare subito la politica monetaria, per evitare di essere poi in ritardo.
Ora il rischio per il CAD è asimmetrico: una mancata variazione ma comunicazioni positive sosterranno il calo del CAD (mantenendo intatte le previsioni sul rialzo entro l’anno).
Invece un rialzo segnalerà la determinazione della BoC, facendo aumentare le aspettative del mercato su un ulteriore restringimento dalla banca centrale canadese.
Le aspettative sui tassi d’interesse della BoC e gli spread fra i rendimenti che favoriscono il Canada, e non i prezzi del greggio, hanno determinato il prezzo del CAD.
Un rialzo genererebbe rendimenti sul segmento breve e spingerebbe il CAD al rialzo contro l’USD.