Il breve superamento di 18000 con i prezzi che hanno poi chiuso mese e settimana al di sotto del livello è un segnale di debolezza per il nostro indice già sceso a ridosso di 17000.
Lo scenario rimane quello identificato nelle scorse settimane con il Ftse Mib sempre compreso nell’intervallo 16350 -17900 da fine marzo.
Il fatto però che i vari listini azionari europei non abbiano seguito il corposo rialzo di Wall Street evidenzia da una parte la differenza di impatto sui mercati delle misure prese dalle due parti dell’atlantico e dall’altra parte espone i mercati europei ad ulteriore debolezza nel mese di maggio nel caso in cui l’America inizi un momento correttivo.
Per l’indice domestico le cose rimangono le stesse degli ultimi mesi con i prezzi attesi ad un nuovo test dell’area 16400/500. Una perdita di 16350 su base settimanale permetterà un approfondimento della discesa verso 15000, livello che ha sempre contenuto i ribassi nell’ultimo periodo.
Nel breve sono possibili rimbalzi verso 17550/600 utili per alleggerire le posizioni di acquisto.