La presenza di un triplo massimo in area 24200/500 livelli che non si vedevano dal 1992 per il Nikkei 225, indicava chiaramente come il mercato facesse fatica a continuare salita e fosse pertanto pronto per una correzione.
Di certo nessuno si aspettava che rotto il supporto a 21300 l’indice in sole 4 settimane scendesse fino a 16360. Lo scenario di medio periodo rimane impostato ancora al ribasso ma la tenuta della trendline ribassista che ha contenuto il ribasso lascia intravedere un rimbalzo dei corsi che potrebbero spingere i prezzi verso il primo obbiettivo a 19000/300, con possibili estensioni fino a 20000.
Segnali di inversione di avranno con chiusure mensili superiori a 20350/500. Data la forza del ribasso, è possibile assistere nei corsi dei prossimi mesi a dei movimenti “ad elastico”, cioè qualcosa esteso da una parte torna poi indietro con sempre minore intensità fino a stabilizzarsi, arrivando pertanto a formare una ampia base di natura tecnica tra 16500 e 19000, per poi consentire dopo l’estate un movimento più importante e solido di recupero verso 22300/500.
La perdita del supporto a 16500 approfondirà la discesa sui minimi del 2015 e 2016 a 15000 area.