Apple Inc (NASDAQ:AAPL) è sceso dello 0,5% all’apertura dei mercati ieri, dopo aver subito il terzo downgrade dall’inizio del 2024.
Dopo Barclays (LON:BARC) e Piper Sandler, gli analisti di Redburn-Atlantic sono stati gli ultimi a declassare il titolo di Apple nel 2024. Citando il potenziale di crescita limitato per gli iPhone e le prospettive cupe per il trimestre di marzo, gli strategist hanno tagliato il rating da Buy a Neutral.
Tre downgrade in 10 giorni
Sono passati solo dieci giorni dall’inizio del 2024 e le azioni di Apple sono già state declassate tre volte.
Redburn-Atlantic è solo l’ultima ad unirsi alla lista degli analisti bearish sul produttore di iPhone. In particolare, gli analisti hanno declassato AAPL da Buy a Neutral, confermando il prezzo obiettivo sul titolo a 200 dollari.
Sebbene si preveda che gli iPhone tornino in crescita quest’anno dopo una serie di cali delle vendite nel 2023, il potenziale di rialzo per lo smartphone di punta sembra limitato. Inoltre, gli analisti hanno espresso apprensione per un trimestre di marzo debole per Apple, che potrebbe a sua volta pesare sulle prospettive di crescita.
“Declassiamo Apple a Neutral, confermando il nostro price target YE24 di 200 dollari. Sebbene ci aspettiamo che l’iPhone torni in crescita nel CY24, vediamo poco spazio di rialzo nei prossimi anni, e un trimestre di marzo debole come ci si aspetta potrebbe influenzare la fiducia in queste prospettive”.
Inoltre, gli strategist dicono che i crescenti rischi regolatori potrebbero impedire ad Apple di monetizzare efficacemente il suo ecosistema.
La decisione di Redburn-Atlantic giunge pochi giorni dopo che gli analisti di Barclays hanno abbassato il rating sul titolo a Underweight, con un price target di 160 dollari. Il 4 gennaio, anche Piper Sandler ha declassato Apple da Overweight a Neutral, tagliando il prezzo obiettivo a 205 dollari.
Le vendite di Apple in Cina crollano del 30% nella prima settimana di gennaio
I tre downgrade consecutivi del titolo Apple arrivano in scia al rallentamento della domanda per l’hardware della compagnia, soprattutto gli iPhone.
Lunedì, gli analisti di Jefferies hanno rivelato in una nota agli investitori che le vendite di iPhone in Cina sono crollate di oltre il 30% su base annua nella prima settimana di gennaio. Al contempo, i suoi principali rivali nel paese, Xiaomi (OTC:XIACF) e Huawei, sono “rimasti molto più forti”, con vendite invariate rispetto a un anno fa.
Inoltre, gli strategist ritengono che il volume di iPhone di Apple crollerà a due cifre nel 2024 in Cina, citando le aspettative di una “pressione sul fatturato persino maggiore” nel mercato non-USA più importante per l’azienda. Le azioni di Apple sono scese dell’1,5% dall’inizio dell’anno, attestandosi a 184,22 dollari al momento della scrittura.
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