Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

Apple riceve il terzo downgrade del 2024, vendite di iPhone in calo in Cina

Pubblicato 11.01.2024, 09:58
BARC
-
TLIT
-
AAPL
-
XIACF
-

Apple Inc (NASDAQ:AAPL) è sceso dello 0,5% all’apertura dei mercati ieri, dopo aver subito il terzo downgrade dall’inizio del 2024.

Dopo Barclays (LON:BARC) e Piper Sandler, gli analisti di Redburn-Atlantic sono stati gli ultimi a declassare il titolo di Apple nel 2024. Citando il potenziale di crescita limitato per gli iPhone e le prospettive cupe per il trimestre di marzo, gli strategist hanno tagliato il rating da Buy a Neutral.

Tre downgrade in 10 giorni

Sono passati solo dieci giorni dall’inizio del 2024 e le azioni di Apple sono già state declassate tre volte.

Redburn-Atlantic è solo l’ultima ad unirsi alla lista degli analisti bearish sul produttore di iPhone. In particolare, gli analisti hanno declassato AAPL da Buy a Neutral, confermando il prezzo obiettivo sul titolo a 200 dollari.

Sebbene si preveda che gli iPhone tornino in crescita quest’anno dopo una serie di cali delle vendite nel 2023, il potenziale di rialzo per lo smartphone di punta sembra limitato. Inoltre, gli analisti hanno espresso apprensione per un trimestre di marzo debole per Apple, che potrebbe a sua volta pesare sulle prospettive di crescita.

“Declassiamo Apple a Neutral, confermando il nostro price target YE24 di 200 dollari. Sebbene ci aspettiamo che l’iPhone torni in crescita nel CY24, vediamo poco spazio di rialzo nei prossimi anni, e un trimestre di marzo debole come ci si aspetta potrebbe influenzare la fiducia in queste prospettive”.

Inoltre, gli strategist dicono che i crescenti rischi regolatori potrebbero impedire ad Apple di monetizzare efficacemente il suo ecosistema.

La decisione di Redburn-Atlantic giunge pochi giorni dopo che gli analisti di Barclays hanno abbassato il rating sul titolo a Underweight, con un price target di 160 dollari. Il 4 gennaio, anche Piper Sandler ha declassato Apple da Overweight a Neutral, tagliando il prezzo obiettivo a 205 dollari.

Le vendite di Apple in Cina crollano del 30% nella prima settimana di gennaio

I tre downgrade consecutivi del titolo Apple arrivano in scia al rallentamento della domanda per l’hardware della compagnia, soprattutto gli iPhone.

Lunedì, gli analisti di Jefferies hanno rivelato in una nota agli investitori che le vendite di iPhone in Cina sono crollate di oltre il 30% su base annua nella prima settimana di gennaio. Al contempo, i suoi principali rivali nel paese, Xiaomi (OTC:XIACF) e Huawei, sono “rimasti molto più forti”, con vendite invariate rispetto a un anno fa.

Inoltre, gli strategist ritengono che il volume di iPhone di Apple crollerà a due cifre nel 2024 in Cina, citando le aspettative di una “pressione sul fatturato persino maggiore” nel mercato non-USA più importante per l’azienda. Le azioni di Apple sono scese dell’1,5% dall’inizio dell’anno, attestandosi a 184,22 dollari al momento della scrittura.

***

Né l’autore, Tim (BIT:TLIT) Fries, né questo sito web, The Tokenist, forniscono consulenza finanziaria. Vi invitiamo a consultare la nostra politica del sito web prima di prendere decisioni finanziarie.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su The Tokenist. Consultate la newsletter gratuita di The Tokenist, Five Minute Finance, per un’analisi settimanale dei principali trend in campo finanziario e tecnologico.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.