Oggi a Wall Street, le protagoniste sono Ibm (NYSE:IBM) e Red Hat che hanno raggiunto un accordo definitivo in quale al quale il colosso tech di Armonk rileverà Red Hat (leader nell'ambito del settore software open source), mettendo sul piatto 190 dollari ad azione. Si tratta di un enterprise value di circa 34 miliardi di dollari. "L’acquisizione di Red Hat rappresenta un punto di svolta; tutto cambia sul mercato cloud", ha commentato Ginni Rometty, numero uno di Ibm.
Avvio di seduta positivo per le principali borse europee, Londra segna un rialzo dello 0,45%, Francoforte dello 0,25% e Parigi dello 0,28%. A Piazza Affari il Ftse Mib, dopo il balzo di ieri, registra un progresso dello 0,63% a 19.158 punti, con lo spread Btp-Bund in calo a 293 punti. Sull'indice principale della borsa milanese corrono i titoli del comparto bancario. Ubi Banca (MI:UBI) sale dell'1,52%, Intesa Sanpaolo (MI:ISP) dell'1,70% e Banco Bpm (MI:BAMI) dell'1,20%, mentre Unicredit (MI:CRDI) sale dello 0,44%. Rialzi sopra il punto percentuale per Tim, Recordati (MI:RECI) e nel risparmio gestito per Banca Generali (MI:GASI) e Azimut (MI:AZMT).
Secondo la stima preliminare dell'Istat, nel terzo trimestre del 2018 il Prodotto interno lordo (Pil) italiano, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente. Su base annua il Pil ha mostrato una crescita dello 0,8 per cento. Entrambe le rilevazioni sono inferiori alle attese; il mercato si attendeva una crescita dello 0,2% su base trimestrale e dell'1% su base annua. Invece secondo le stime diffuse da Eurostat, nel terzo trimestre il Pil ha registrato una crescita dello 0,2% nell'area euro e dello 0,3% nell'Ue a 28 rispetto ai tre mesi precedenti. Di conseguenza il tendenziale frena all'1,7% nell'area euro rispetto al precedente 2,2% e all'1,9% nell'Ue contro il 2,1% precedente.
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