Sebbene le performance deludenti dei titoli di alto profilo legati alla cannabis siano state al centro della scena ultimamente, le notizie non sono tutte cattive, soprattutto se si sceglie il metro giusto con cui misurare i vantaggi degli investitori.
TMX Group ha creato proprio un metro simile. Si chiama TSX30. Annunciata la scorsa settimana, si tratta della lista iniziale dei titoli con la migliore performance degli ultimi tre anni sulla borsa di Toronto, dove si trovano molti dei titoli legati alla cannabis. E proprio questi titoli spiccano in modo preminente.
In cima alla lista troviamo Canopy Growth. Il titolo della principale compagnia di cannabis al mondo ha visto un apprezzamento del 1.823% negli ultimi tre anni, fino al 30 giugno. I ritorni sono stati così straordinari da essere più del doppio di quelli del secondo classificato dell’elenco, la compagnia di e-commerce Shopify, che ha registrato +883% nello stesso periodo.
Nel complesso, nell’elenco sono state incluse quattro compagnie legate alla cannabis e si trovano tutte nelle prime 10 posizioni.
Al terzo posto troviamo Village Farms International. Ha visto ritorni dell’868% negli ultimi tre anni. La compagnia, con sede sia nella Columbia Britannica che in Florida, è scambiata anche sul NASDAQ.
Village Farms International gestisce strutture di coltivazione di verdure negli Stati Uniti, in Canada ed in Messico, nonché strutture per la coltivazione di cannabis nella Columbia Britannica, ed intende espandersi sul mercato del CBD USA. Al momento ha due joint venture (Village Fields Hemp ed Arkansas Valley Green and Gold Hemp) che producono cannabis coltivata all’esterno per l’estrazione di CBD.
Alla posizione numero 6 dell’elenco TSX30 troviamo Aphria, con sede in Ontario, che ha offerto agli investitori un tasso di crescita del 479%. Non male per la compagnia di marijuana a scopo terapeutico con sede a Leamington, che all’inizio del mese ha annunciato un “programma pilota di verifica”. Lo scopo del programma è aiutare i ricercatori ad abbinare i risultati terapeutici a specifici profili genetici e chimici ed aiutare medici e farmacisti a prescrivere i migliori prodotti a base di cannabis.
La Neptune Wellness Solutions del Quebec si piazza all’ottavo posto nella lista TSX30, con ritorni triennali del 322%. La compagnia è specializzata nell’estrazione e nella purificazione di oli a base di cannabis per integratori per esseri umani ed animali.
Una piccola compagnia di cannabis canadese firma un grosso accordo in Cina
Una piccola compagnia di cannabis canadese ha siglato un enorme accordo con la Cina la scorsa settimana ed il suo titolo è schizzato del 32%.
Si tratta di Pure Global Cannabis, con sede a Brampton, Ontario, il cui titolo è passato da 0,075 dollari USA (0,095 dollari canadesi) a 0,115 dollari USA (0,145 dollari canadesi). eri ha chiuso a 0,110 dollari USA (0,135 dollari canadesi). Ma soprattutto la compagnia è la prima azienda canadese di marijuana terapeutica a chiudere un accordo con una compagnia cinese.
In base all’accordo con la compagnia di cannabis KMT-Hansa Corp, Pure Global, tramite la sua filiale PireSinse Inc., coltiverà cannabis in 17.000 acri nella provincia di Yunnan per poi lavorare ed esportare prodotti a base di CBD. KMT-Hansa, con sede ad Anguilla, di recente ha ottenuto il permesso per la coltivazione, estrazione ed esportazione di cannabis nella provincia di Yunnan. L’azienda canadese gestirà le operazioni di coltivazione ed estrazione e le compagnie intendono esportare i loro prodotti a base di CBD in Asia.
Arthritis Foundation rilascia una dichiarazione sul CBD
La statunitense Arthritis Foundation ha pubblicato il suo primo elenco di consigli per il CBD all’inizio del mese, spiegando ai milioni di pazienti che soffrono di artrite cosa controllare quando scelgono un prodotto a base di CBD.
Il CBD, o cannabidiolo, l'estratto non psicoattivo della pianta di cannabis, sta diventando sempre più popolare per varie condizioni mediche.
La Arthritis Foundation non consiglia di usare l’olio per il trattamento dei sintomi dell’artrite, ma riconosce che molti di coloro che soffrono di infiammazione dei legamenti stanno ricorrendo al CBD come antidolorifico.
I funzionari della fondazione hanno spiegato ai membri che "non ci sono serie preoccupazioni per la sicurezza" associate all'uso moderato del CBD, tuttavia avvertono che potrebbe interagire con i farmaci per l’artrite comunemente prescritti.